La prima parte del nostro viaggio fotografico “Al di là del 66° parallelo“ inizia nella capitale finlandese Helsinki. La seconda “Ai confini del 90° parallelo“ inizierà a giugno e partirà da Oslo in Norvegia con destinazione una delle zone più a nord del pianeta.
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Abbiamo raggiunto la Baia di Botnia, nelle acque dell’estremo nord del Golfo di Botnia, non lontano dal confine tra Finlandia e Svezia. Una parte di mare, il più settentrionale del Mar Baltico che a differenza dei mari europei della stessa latitudine, come il Mare di Norvegia o il Mare del Nord, rimane ghiacciato sei mesi all’anno. Il basso contenuto di sale è la ragione principale di tale evento.
Un fiume non completamente ghiacciato d’inverno, impetuoso e tortuoso corre veloce in estate e taglia in due un pezzo della Lapponia segnando un confine naturale che divide il nord della Svezia e quello della Finlandia. Siamo a una ventina di chilometri dal Mare di Botnia, la parte settentrionale del Mar Baltico. Nella parte più stretta del fiume sorgono due piccoli villaggi: uno dalla parte svedese e l’altro dalla parte finlandese. Hanno lo stesso nome Kukkola e il fiume che li divide è fiume il Torne.
Siamo a fine gennaio e le porte dell’inverno sono spalancate. In Finlandia questa stagione la chiamano “talvi“, inverno lungo ma piacevole. Un salto in un profondo bianco di diverse tappe in un mare di neve e ghiaccio alla scoperta di luoghi nuovi, paesaggi con parchi naturali, spettacolari laghi e cascate ghiacciate aspettando un sole che non lo vedi quasi mai (qui in inverno la luce del giorno dura solo 4 ore).
Esplorare da vicino il paesaggio lappone finlandese attraversando la sua natura selvaggia, anche se molto impegnativo, è il modo migliore per conoscere la natura artica. Partenza da Rovaniemi con un furgone di prima mattina. Qui in Lapponia la giornata si illumina di poco solo per un minimo di 4 ore. Ci troviamo nel Circolo Polare Artico, a circa un’ora e mezza da Rovaniemi.
Un viaggio fotografico al di sopra dell’ordinario. Diverse tappe di carattere sportivo con incontri e interviste in territorio finlandese. Vari reportage in una parte del pianeta a dir poco mistica. Una full-immersion fotografica nella cultura lappone con i suoi aspetti esotici in pieno inverno. Un viaggio fotografico attraverso foreste, laghi completamente ghiacciati e panorami bellissimi prima di arrivare lì nella meravigliosa e innevata Lapponia finlandese e svedese.
Da Rovaniemi, attraversando la linea immaginaria del magico 66° parallelo, a nord dell’equatore, che circoscrive l’area intorno al polo nord, si arriva al Circolo Polare Artico. Una regione la più settentrionale della terra che comprende l’Oceano Artico, le aree settentrionali della Scandinavia, Russia, Canada, Groenlandia e lo stato americano dell’Alaska.
Un autobus da Kemi nella Finlandia del nord ci porta ad Haparanda-Tornio, la porta della Lapponia finlandese e svedese: due città gemelle, due nazioni, due lingue, due culture, due fusi orario (la Finlandia è un’ora avanti alla Svezia), lI confine tra Finlandia e Svezia si passa facilmente. Siamo sulla strada verso il porto di Båtskärsnäs al largo della città di Kalix, in Svezia destinazione Mar Baltico. Una parte della Lapponia ancora poco conosciuta, a circa 100 chilometri a sud del Circolo Polare Artico, nell’estremità nord del grande Mar Baltico che un questa latitudine rimane ghiacciato per sei mesi l’anno imprigionando i bellissimi e suggestivi panorami della Baia di Botnia.
Rovaniemi, la piccola cittadina polare a circa 800 km dalla capitale finlandese Helsinki, è la più settentrionale delle importanti città della Finlandia. Un posto meraviglioso dove si incontrano natura, tradizione, storia e modernità. Graziosa e moderna, turistica e universitaria, culturale e vivace, musei e gallerie d’arte; il tutto nel bel mezzo di una natura artica e selvaggia. Con i suoi palazzotti moderni e i suoi oltre 60.000 abitanti è la quindicesima città più grande della Finlandia e la quinta più grande al mondo tra le città artiche.
I paesini di montagna, in inverno, diventano veri villaggi di Natale. Non c’è bisogno dei tradizionali mercatini, di alberi addobbati, di letterine a Babbo Natale, di regali da scartare, delle suggestive lucette colorate. Non c’è bisogno neanche dei presepi. Qui il paesaggio innevato tutt’intorno è già di per sé uno stupendo presepe. Panorami mozzafiato in cima alle più belle montagne del mondo che attraggono per le loro bellezze naturali.