COME L’EUROPA VUOLE REGOLAMENTARE L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE – L’editoriale del 13 Maggio 2023 – Oreste Di Cristino
L’Intelligenza Artificiale è un argomento sempre più presente e discusso nella società moderna. Attraverso interviste, dibattiti, convegni e la nostra diretta esperienza, acquisiamo ogni giorno informazioni preziose su questa tecnologia selezionando le info più importanti per essere informati su un insieme di tecnologie così avanzate che stanno scuotendo il pianeta, ma soprattutto analizzare come si muovono gli esperti e i governi per cercare di proteggere i cittadini dagli effetti che possono risultare indesiderati o addirittura nefasti nella loro vita quotidiana.
L’editoriale di oggi, 13 Maggio 2024, è l’occasione per esplorare in modo creativo e neutro le implicazioni etiche, sociali ed economiche dell’AI. Abbiamo seguito con attenzione un progetto in discussione al Parlamento Europeo di qualche giorno fa.
Regole per l’intelligenza artificiale: pronta la proposta del Parlamento Europeo
Un progetto europeo, un testo fondamentale, complesso e denso, di oltre 110 pagine, per regolamentare l’Intelligenza Artificiale.
In questi giorni, i deputati europei stanno approvando e persino inasprendo le regole che riguardano l’Intelligenza Artificiale. Le conseguenze dell’AI, con un massiccia influenza di Google, Microsoft e ovviamente l’editore di ChatGPT, si stanno facendo sentire molto rapidamente in tutto il mondo.
Eventi che si susseguono, uno dopo l’altro a poche ore di distanza. Da un giorno all’altro, Google ha presentato i suoi progressi nell’Intelligenza Artificiale (AI), promettendo di rendere disponibile in tutto il mondo e entro poche settimane il suo sistema Bard (il servizio di Intelligenza Artificiale di Google nato come risposta a ChatGPT di OpenAI). A Strasburgo, giovedì mattina, 11 maggio 2023, gli eurodeputati si sono incontrati per promuovere una regolamentazione dell’IA approvando, in una votazione in commissione, un progetto sulle prime norme al mondo sull’AI. Un passo importante in un processo che avrà rapidamente un impatto globale. L’Europea potrebbe essere il primo luogo al mondo con una precisa regolamentazione nell’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale.
Ecco alcuni punti principali:
[Source: EuroNews]
I divieti proposti dal Parlamento Europeo includono i sistemi di identificazione biometrica negli spazi pubblici, eccetto quelli utilizzati nelle indagini per gravi crimini con l’autorizzazione delle autorità giudiziarie.
Tutti gli algoritmi predittivi del comportamento, basati sulla profilazione degli individui, i sistemi di riconoscimento emotivo in contesti giudiziari, lavorativi, educativi o nei controlli alle frontiere: tutte situazioni in cui l’Intelligenza Artificiale potrebbe rischiare di fuorviare le decisioni. « Vogliamo che non accada più, ad esempio, che i curriculum delle donne e delle persone non bianche vengano scartati a priori in una selezione perché il sistema di Intelligenza Artificiale è stato “addestrato“ con dati che perpetuano le discriminazioni ».
Un regolamento che introdurrà tutele più severe sul modo in cui i governi e le aziende private utilizzano i sistemi di intelligenza artificiale
[Sarah Chander – European Digital Rights]
Gli eurodeputati vorrebbero anche allargare l’area delle applicazioni considerate “ad alto rischio“, per includere i danni alla salute delle persone, alla sicurezza, ai diritti fondamentali e all’ambiente. Sistemi di Intelligenza Artificiale altamente rischiosi che possono essere utilizzati, ad esempio, per influenzare il voto nelle campagne politiche.
Uno dei tanti obiettivi è anche quello di rendere consapevoli i cittadini sui rischi connessi, come spiega a Euronews Sarah Chander, policy advisor, European Digital Rights: un network di esperti e organizzazioni senza scopo di lucro che promuove i diritti digitali dei cittadini europei. Un regolamento che introdurrà tutele più severe sul modo in cui i governi e le aziende private utilizzano questi sistemi. Prima di tutto sapremo di più su quando questi sistemi saranno in uso, in particolare negli interventi delle forze dell’ordine o nel controllo della migrazione.
Regole anche per ChatGPT
(ChatGPT è un chatbot basato sull’Intelligenza Artificiale e apprendimento automatico sviluppato da OpenAI)
Il testo include anche i requisiti di trasparenza per i nuovi “chatbot“, come ad esempio ChatGPT. Le aziende proprietarie dei software dovranno dichiarare quando un testo è generato dall’Intelligenza Artificiale, ma pure impedire l’uso di dati protetti da copyright o la diffusione di contenuti illegali. La trasparenza deve essere il primo ma non l’unico problema da affrontare.
Quando si parla di sviluppo di sistemi di Intelligenza Artificiale su larga scala non si parla solo del pericolo di potenziali errori nel sistema. Si parla anche dell’enorme livello di potenza dei computer: impatto ambientale; sfruttamento del lavoro delle persone, spesso nel Sud del mondo; e dei diversi livelli di dominio economico da parte di grandi aziende.
La posizione del Parlamento Europeo dovrà ora essere confermata con una votazione prevista nella sessione plenaria di giugno dell’Eurocamera. Seguirà il negoziato con i 27 Stati membri, con l’obiettivo che il regolamento sull’Intelligenza Artificiale diventi legge entro la fine dell’anno.