In un mondo così saturo di mancanza culturale, banalità e stupidità, le biblioteche sono ancora poche. Nascono così le mini-biblioteche. Un modo comune di condividere la conoscenza e di renderla accessibile a tutti. Si tratta di piccole scatole, di vecchie cabine telefoniche o di semplici scaffali fisicamente collocati in strada dove tutti possono portare o prendere un libro, sfogliarlo e/o restituirlo. Leggere è il miglior regalo che possiamo fare a noi stessi e la migliore eredità che possiamo dare ai nostri figli.
Come diceva Emily Dickinson: « Per viaggiare lontano, non c’è nave migliore di un libro ».

La mini-biblioteca di Sant’Angelo del Pesco – © Oreste Di Cristino
Anche a Sant’Angelo del Pesco, da qualche anno, è approdato il “bookcrossing”, la mini-biblioteca. La porta è sempre aperta. I libri sono senza codice a barre, sono usati, sottolineati, logori e consumati dal tempo e forse pure dalla lettura. Sono i libri del paese, del vicino di casa o del visitatore di turno. Non ci sono allarmi, non ci sono guardie e non c’è neanche bisogno di una carta con i nostri dati. Puoi prenderne uno e/o lasciarne un’altro.

La mini-biblioteca di Sant’Angelo del Pesco – © Oreste Di Cristino
A Sant’Angelo del Pesco, ce n’è una bella. La trovi direttamente in piazza sotto il porticato. È ben fornita ed è a disposizione di tutti. Il suo motto è: “Un bambino che legge sarà un adulto che pensa”.
Sant’Angelo del Pesco, settembre 2022