Nell’aria fresca di una limpida serata di fine agosto, il piccolo paesello sembra essere sospeso nel tempo. Le case e i vicoletti sono avvolti da una quiete surreale. È come se la “lunga“ estate santangiolese avesse deciso di prendersi una pausa e lasciare che il paese riposasse.
Sant'Angelo del Pesco
“𝗦𝗮𝗻𝘁’𝗔𝗻𝗴𝗲𝗹𝗼 𝗲 𝗶𝗹 𝘀𝘂𝗼 𝗱𝗶𝗮𝗹𝗲𝘁𝘁𝗼“ edizione 2010, è ora accessibile anche in formato 𝗲-𝗕𝗼𝗼𝗸. La nuova edizione 2024 è stata arricchita da numerosi aggiornamenti, correzioni e miglioramenti. Inclusi 122 pagine con oltre 180 immagini, il tutto presentato in un formato stampabile di dimensioni 22 x 30 cm. Questo libro si concentra sul dialetto santangiolese, approfondendo la sua fonetica e offrendo un’esplorazione dettagliata dei termini, vocaboli, modi di dire e frasi che compongono la vibrante vita linguistica di Sant’Angelo del Pesco.
“Inverno a Sant’Angelo“ è un affascinante racconto fotografico che esplora la magia dell’inverno in questo pittoresco paesino dell’entroterra molisano. L’e-Book di 132 pagine presenta oltre 100 immagini che catturano la bellezza unica di Sant’Angelo del Pesco, offrendo uno sguardo suggestivo sul paesaggio incantevole della regione.
Era una mattina avvolta da una luce tenua e diffusa, il paese si svegliava con un’aura di novità […]
Viaggio in Molise – Passando per Sant’Angelo del Pesco con Le Guide di Repubblica
Una guida dedicata ai 33 comuni molisani che costituiscono l’Alto e Medio Sannio. Attraverso borghi, voci e volti di questi 33 comuni, la guida offre un affascinante viaggio nella storia del Molise. Un’esplorazione che permette di scoprire la ricchezza di queste località attraverso la trama delle loro storie, dando vita a un ritratto dettagliato e coinvolgente della regione Molise.
Durante le festività natalizie, i piccoli paesi di montagna, tranquilli e pittoreschi, offrono immagini che colpiscono il cuore. In queste località emergono storie ricche di significato, ognuna portatrice di un calore speciale che si insinua nei cuori. Siano esse racconti antichi che riflettono le nostre usanze e tradizioni, o leggende fantasiose, l’importante è la presenza di storie da condividere. Queste narrazioni creano un’atmosfera unica, capace di toccare le corde emotive più intime.
L’avvicinarsi del periodo natalizio, più di qualsiasi altra stagione dell’anno, riporta in primo piano antiche tradizioni le cui radici affondano in epoche lontane. Pratiche legate alla fede cristiana si intrecciano con rituali più antichi, acquisendo nuovi significati alla luce del messaggio cristiano.
Negli anni ’50, un periodo segnato dalla ricostruzione post-bellica e dal desiderio di rinascita, uno studio fotografico assumeva un’importanza straordinaria per molte famiglie. Era un’epoca in cui la società stava cercando di ritrovare una certa normalità dopo gli anni difficili della Seconda Guerra Mondiale, e le fotografie diventarono un mezzo prezioso per catturare i momenti speciali e conservare i ricordi di famiglia.
Agnone ha recentemente formalizzato la sua candidatura come Capitale italiana della Cultura per il 2026 e si prepara a celebrare l’inizio di questa affascinante avventura con la “Ndocciata“, la straordinaria sfilata di fiaccole che illuminerà le strade del suggestivo borgo il 9 dicembre e nella Vigilia di Natale.
Nel cuore del nostro pittoresco paesello, case e casette abbandonate raccontano storie silenziose e commoventi che risuonano nel tessuto stesso della nostra comunità.
Per gli abitanti di un’epoca passata, Sant’Angelo era un luogo incantevole; sembrava che nulla potesse mancare. Le case, con le porte sempre spalancate, tranne quando il freddo faceva capolino, erano semplici casette di gente umile, dove la vita scorreva tranquilla e felice. Si salivano scale, si aprivano porte, si contemplavano quadri di famiglia, e ogni angolo raccontava la sua storia; una storia di vita intensamente vissuta. Una di queste è la casetta di P’ppnella e Marianucc’, un simbolo indelebile di gentilezza, generosità e un’epoca passata che continua e continuerà a vivere nei cuori di noi santangiolesi.