Eh sì, quanti ricordi! Ricordi casuali, ma non solo. Ricordi che riportano alle meraviglie dei tempi passati e che trasportano immediatamente a una vita spensierata: risate e abbracci, sguardi complici e momenti di confronto, gioia di essere insieme e l’inebriante scoperta di starci bene insieme. Ricordi che saranno per sempre nei nostri cuori. Dedicato a te, amica nostra!
Sant'Angelo del Pesco
Nel tumulto dei tempi moderni, il dialetto si dissolve lentamente, lasciando un vuoto nelle nostre vite. Tra le giovani generazioni, il dialetto si estingue, portando alla triste prospettiva di un “disastro“ imminente. Dobbiamo agire per conservare questo tesoro linguistico, altrimenti perderemo una parte irripetibile della nostra identità culturale.
Come diceva Emily Dickinson: « Per viaggiare lontano, non c’è nave migliore di un libro »
In un mondo sempre più digitale, dove molti leggono libri virtuali su dispositivi elettronici, le mini-biblioteche rappresentano un’opportunità unica per ritrovare il piacere della lettura trasparente e palese. Qui, tutti possono portare e prendere libri a loro piacimento, sfogliarli, immergersi in storie appassionanti e arricchire la propria mente. Un gesto di condivisione spontanea e di generosità che promuove la cultura e l’apprendimento tra le persone.
In un pomeriggio, un po’ nuvoloso, rimango affascinato da uno scorcio mai visto prima. Passo di qui molto spesso ma non avevo mai sollevato lo sguardo abbastanza in alto. Il suo maestoso profilo sembrava volesse toccare il cielo, invitandomi ad ammirarne la sua bellezza senza tempo. Il campanile, fiero e maestoso, segnava le “due e sedici del pomeriggio“.
Le “Old Town“, ovvero, i borghi antichi, rappresentano un autentico viaggio nel tempo. Sono testimoni silenziosi della storia e delle tradizioni di un luogo. Ogni città e paese ne possiede una, e sono meta di visitatori in cerca di autenticità e fascino senza tempo. Nelle loro stradine, la storia prende vita attraverso case antiche, piazzette accoglienti e viuzze strette e lastricate. Sono luoghi in cui le generazioni passate si intrecciano con quelle presenti, creando un connubio di cultura e storia. Ogni borgo antico ha la sua identità. Qui, puoi immergerti nella storia, assaporare la tradizione e apprezzare l’essenza autentica di un luogo..
Vi porterò in un viaggio verso la regione del Molise, situata nel cuore dell’Italia centro-meridionale. Il Molise è una regione spesso trascurata, ma che offre una bellezza semplice e autentica, una storia affascinante, una natura incontaminata e una ricca cultura.
La chiesa della Madonna del Carmelo di Sant’Angelo del Pesco, costruita tra il 1500-1600 per le frequenti sepolture epidemiali, ha attraversato diversi secoli di modifiche e restauri. Nel 1656, la peste colpì pesantemente la popolazione santangiolese, rendendo questa chiesetta un simbolo storico e spirituale. Nel 1849, vi fu costituita un’associazione di fedeli per l’esercizio di opere di pietà e di carità; la Confraternita del Carmine. Purtroppo, nel 1862, un fulmine scatenò un devastante incendio che distrusse tutte le seppellettili della chiesa, incluso il quadro della Madonna. Oggi, la chiesa della Madonna del Carmelo rimane un importante patrimonio culturale e storico per il paese.
Sospese tra cielo e terra, le Tre Croci si stagliano con la loro maestosità, e dopo un’ardua salita, la fatica lascia spazio alla meraviglia. Un pianoro accoglie una base in pietra che fa da sostegno a tre croci in ferro battuto. Dietro di loro, fa da sfondo una imponente rupe, quella di Pescopennataro, mentre dall’altra parte si erge maestoso il monte di Sant’Angelo del Pesco. Una volta arrivati, la vista va sempre più lontano dove lo sguardo può abbandonarsi ad una rilassante osservazione di tutta la zona sottostante. In basso, come una gemma preziosa, c’è Sant’Angelo del Pesco.
Storie di paese: una serie di aneddoti per fare un salto immaginario nel passato, quando il tempo scorreva più lentamente e le persone si ritrovavano unite per condividere momenti di serenità. A Sant’Angelo del Pesco, non c’era ancora la TV. Ed era un periodo che si poteva tranquillamente riflettere, liberare la propria fantasia, chiacchierare e qualche volta pure ascoltare. Piccoli aneddoti di vita quotidiana, tra le case dove le donne stendevano i panni alle ringhiere e gli angoli della strada e dove i pensionati formano piccoli gruppi nelle panchine della piazza dando vita a tantissime storie per poi raccontarle la sera al bar. L’arte della conversazione dove l’ascolto era attento e le connessioni autentiche. Chiacchiere e storie… tra realtà e fantasia.
Nella pittoresca cornice del mio paesello erge una chiesa ottocentesca, edificata nel 1886, un testimone silente di decenni e decenni trascorsi, ma soprattutto, testimone della storia di un paese. Parliamo della chiesa parrocchiale di Sant’Angelo del Pesco.