Negli anni ’50, un periodo segnato dalla ricostruzione post-bellica e dal desiderio di rinascita, uno studio fotografico assumeva un’importanza straordinaria per molte famiglie. Era un’epoca in cui la società stava cercando di ritrovare una certa normalità dopo gli anni difficili della Seconda Guerra Mondiale, e le fotografie diventarono un mezzo prezioso per catturare i momenti speciali e conservare i ricordi di famiglia.

Dalle sabbie del deserto di Khor-Al-Udeid sulla costa orientale del Qatar alla remota e minuscola capitale delle Isole Svalbard; dalle acque costiere dell’Oceano Pacifico nordoccidentale del Nord America, all’isolamento e il mistero che circondano le sperdute Isole Faroe nell’Oceano Atlantico, dove la natura selvaggia e la cultura tradizionale si intrecciano in modo affascinante. Avventure che sembravano inimmaginabili da intraprendere.

Nel cuore del nostro pittoresco paesello, case e casette abbandonate raccontano storie silenziose e commoventi che risuonano nel tessuto stesso della nostra comunità.

Per gli abitanti di un’epoca passata, Sant’Angelo era un luogo incantevole; sembrava che nulla potesse mancare. Le case, con le porte sempre spalancate, tranne quando il freddo faceva capolino, erano semplici casette di gente umile, dove la vita scorreva tranquilla e felice. Si salivano scale, si aprivano porte, si contemplavano quadri di famiglia, e ogni angolo raccontava la sua storia; una storia di vita intensamente vissuta. Una di queste è la casetta di P’ppnella e Marianucc’, un simbolo indelebile di gentilezza, generosità e un’epoca passata che continua e continuerà a vivere nei cuori di noi santangiolesi.

Venerdì 8 dicembre, “Repubblica“ lancia Viaggio in Molise: Alto e Medio Sannio, un gioiello editoriale che racconta il Molise attraverso le luci e le storie delle sue tradizioni. Protagonisti 33 Comuni dell’Alto e Medio Sannio, tra di essi spicca la presenza di Sant’Angelo del Pesco.

Il 9 dicembre ad Agnone, candidata a capitale della cultura 2026, si terrà la presentazione ufficiale del libro, coincidendo con la celebrazione della famosa “Ndocciata“. L’evento vedrà la partecipazione di illustri testimoni e figure del mondo artistico, culturale e politico di origini molisane che si sono distinti a livello nazionale e nel mondo. Si tratta di un appuntamento imperdibile, in cui le parole prenderanno vita e la ricca tradizione e cultura molisana saranno le protagoniste indiscusse.

La presentazione avrà luogo sabato 9 dicembre 2023 alle 10:30 presso il Palazzo San Francesco, situato in Via Beato Lucci ad Agnone.

Per riportare in vita il quotidiano di una volta, ci siamo immersi nell’archivio fotografico del nostro piccolo paese e ci siamo catapultati in un’epoca passata, tra scatti in bianco e nero intrisi di una bellezza senza tempo. Immagini che ci conducono attraverso i meandri della vita quotidiana e che testimoniano momenti ormai trascorsi ma ancor vividi nella mente del paese. Ogni fotografia è una finestra aperta su un passato che, seppur lontano, continua a palpitare nelle nostre memorie.

Il mio paesello, dove il tempo sembra essersi fermato, la vita si svela come un antico racconto e la semplicità è il suo tesoro più prezioso. Nascosto tra campi dorati e un cielo dipinto d’azzurro, questo paesino è un autentico scrigno di tranquillità. Le piccole viuzze, più simili a piccoli fili intrecciati, si snodano tra casette di pietra e muri secolari, portando il visitatore in un viaggio nel passato.

L’Artico, si sa, è un misterioso regno segreto, che svela i suoi tesori solo a chi si avventura in queste terre situate nell’estremo nord del pianeta: tra queste anche l’arcipelago delle Svalbard che con spazi ghiacciati, fiordi, iceberg e calotte di ghiaccio, è uno dei luoghi più spettacolari e inesplorati al mondo. Le Svalbard, sono le ultime terre abitate prima del Polo Nord: un paradiso di bellezze artiche.

In un’epoca in cui la tecnologia e l’innovazione guidano il nostro modo di vivere, fare un viaggio indietro nel tempo alla scuola dell’era passata potrebbe rivelarsi una sorprendente e nostalgica esperienza. Quando andare a scuola significava camminare a piedi, indipendentemente dalle condizioni meteorologiche e il materiale scolastico si limitava a un quaderno di compiti, il libro di lettura e un sussidiario. Tuttavia, quello che oggi potrebbe sembrare una reminiscenza di un’epoca passata, racconta una storia di educazione di valore e rispetto che potrebbe ancora insegnare molto alle generazioni future.