Nelle campagne di Italia, Francia e Spagna, i piccoli borghi rurali stanno affrontando un progressivo spopolamento che appare sempre più difficile da arrestare. Case abbandonate, strade deserte e cartelli con la scritta “vendesi“ costellano il paesaggio di questi villaggi, un tempo fulcro della vita contadina. In Italia, una delle regioni più colpite è il Molise, che rappresenta un caso emblematico di questo declino. Piccoli centri come Sant’Angelo del Pesco vedono la propria popolazione ridursi costantemente, mentre le nuove generazioni guardano sempre più alle opportunità offerte dalle città industrializzate e dai grandi centri urbani che offrono possibilità di crescita che piccoli paesi non riescono più a garantire.

Domenica 29 settembre in occasione della festa patronale di San Michele Arcangelo a Sant’Angelo del Pesco, si è svolta una giornata straordinaria, ricca di eventi e di emozioni, resa ancora più speciale dall’iniziativa Viva Vittoria Isernia – Insieme Contro la Violenza sulle Donne! Un momento di grande partecipazione e sensibilizzazione ha avuto luogo presso il Monumento ai Caduti, dove sono stati esposti quadrati artistici realizzati a maglia e uncinetto, simboli tangibili di solidarietà e impegno contro la violenza sulle donne.

L’Alpaca, membro della famiglia dei camelidi originario del Sudamerica, è stato allevato per millenni principalmente per la sua pregiata fibra. Negli anni recenti, questo mammifero ha iniziato a ricoprire nuovi ruoli, entrando a far parte di iniziative educative e ricreative, quali passeggiate guidate e programmi di pet therapy, grazie a un addestramento adeguato. Nonostante la sua versatilità, la produzione di fibra rimane l’attività principale e più redditizia. Il pelo dell’Alpaca, noto per essere anallergico e incredibilmente setoso, varia notevolmente tra un esemplare e l’altro, una peculiarità che accresce il suo valore nel settore tessile.

Il 28 settembre, alla vigilia della festa patronale di San Michele Arcangelo, una tranquilla piazzola di Sant’Angelo del Pesco si è animata in un vivace angolo culturale. Durante il pomeriggio, un evento particolarmente significativo ha arricchito la giornata: la presentazione del libro “Pane e Polvere“ di Gianluca Salustri. Quest’opera, che esplora le vicende dei minatori di Capistrello, ha toccato temi profondamente che risuonano molto da vicino con le storie di emigrazione che hanno lasciato un segno indelebile su Sant’Angelo del Pesco e su altri piccoli comuni tra Abruzzo e Molise.

Ogni paese nasconde i propri segreti, e il momento più suggestivo per scoprirli è la notte. Tra vicoli stretti e strade poco frequentate, emergono angoli nascosti che, con il calare del buio, restano ignoti persino a chi vi abita. Sono luoghi che, avvolti nel silenzio della sera, si svelano solo a chi sa dove cercarli.

Nel piccolo borgo, ormai abbandonato a se stesso, il silenzio ha preso il sopravvento, avvolgendo ogni cosa in un manto di quiete assoluta. Le voci che poche ore prima riempivano l’aria con risate, conversazioni animate e il rumore di passi frettolosi, sono ormai un lontano ricordo, dissolte come la nebbia al sorgere del sole. Il borgo, che aveva brevemente ripreso vita, è ora tornato alla sua quotidianità spoglia, un luogo dove il tempo sembra scorrere più lentamente, quasi indifferente al passare dei giorni.

Fotografare la notte è un’arte che cattura con maestria il mistero e la passione nascosti nell’oscurità. L’atmosfera unica è plasmata dalle ombre allungate e dai vividi contrasti tra le zone d’ombra e le rare fonti di luce. Ogni fotografia notturna diventa un’avventura nell’ignoto, dove i dettagli si svelano gradualmente e la composizione gioca sapientemente con luci e ombre. Di notte, il paesaggio assume una dimensione surreale, trasformando ogni scena in un quadro vibrante di mistero e fascino.

Con la pubblicazione di quest’ultimo inserto, completiamo una serie di otto articoli che hanno brillantemente documentato l’evento “EXPO – SANT’ANGELO DEL PESCO IN MOSTRA“, tenutosi dall’8 al 20 agosto 2024 a Sant’Angelo del Pesco.

Curata meticolosamente da Oreste Di Cristino, fotoreporter e fondatore di “vivisantangelo“, e Nunzia Nucci, sindaca del paese, entrambi originari di Sant’Angelo del Pesco, l’opera ha raccolto una preziosa collezione di immagini, testi e narrazioni. Questo progetto è stato ideato per rivivere le nostre radici e mettere in luce il vasto patrimonio storico-culturale e paesaggistico di Sant’Angelo del Pesco. Sotto la loro guida, l’EXPO 2024 si è trasformato in una celebrazione vibrante, aprendo nuove prospettive sulle tradizioni e sulla splendida realtà di questo angolo nascosto dell’entroterra molisano.

La sfida è stata stimolante e ci ha confermato con fiducia e consapevolezza che Sant’Angelo del Pesco è pronto a valorizzare e celebrare con orgoglio il suo inestimabile patrimonio anche in futuro. Con questo articolo concludiamo magnificamente un’estate indimenticabile, ricca di convivialità e scambio culturale.

L’evento EXPO 2024 si inseriva perfettamente nell’anno dedicato al “Turismo delle Radici“, un progetto promosso e sostenuto da importanti istituzioni, tra cui il Ministero degli Esteri, il Ministero della Cultura e l’Unione Europea.

Il progetto “Turismo delle Radici“, promosso dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, ha offerto a Sant’Angelo del Pesco un’opportunità unica di mettersi in luce attraverso un evento di particolare importanza: “EXPO – Sant’Angelo del Pesco in Mostra” che presentava il paese in una veste inedita. Un’iniziativa che puntava a valorizzare il territorio, riscoprendo e promuovendo le radici culturali e storiche del nostro paese.

L’EXPO 2024, curata da “vivisantangelo” sotto la direzione di Oreste Di Cristino e con il sostegno dell’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Nunzia Nucci, si inseriva nell’anno dedicato al “Turismo delle Radici“. L’evento è stato realizzato nell’ambito del programma PNRR, grazie al contributo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Il 5 agosto 2024, in una splendida giornata estiva, prendevano il via i preparativi per l’allestimento dei tendoni che avrebbero ospitato l’EXPO 2024, un evento culturale che si preannunciava come il punto focale dell’estate santangiolese, portando con sé un’ondata di entusiasmo e aspettative.