Prosegue la presentazione del nuovo volume Natale a Sant’Angelo del Pesco, un libro che sceglie una modalità inedita per raccontarsi: quella di svelare, poco alla volta, i suoi stessi racconti, veri pilastri narrativi della struttura dell’opera.
Il racconto proposto oggi — presente alle pagine 48 e 49 — richiama la magia sospesa della Notte Santa, ma anche una lieve, inattesa malinconia che affiora in contrasto con il calore della festa, rendendo la narrazione ancora più intensa e coinvolgente.
Il volume, composto da 180 pagine e arricchito da oltre 130 immagini di forte valore narrativo-fotografico, è realizzato nel formato 21 × 30 cm.
È disponibile, insieme ad altri due titoli che completano la collezione natalizia, al seguente link: https://lemultimedia.press/vivisantangelo/.
Ecco il racconto completo:
Un’anima solitaria nella Notte Santa
In questa notte speciale, il paese appare trasformato: le stradine, solitamente silenziose e quasi deserte, si animano di luci natalizie scintillanti e risuonano di canti gioiosi.
Ovunque, persone si scambiano saluti calorosi, contribuendo a un’atmosfera che sa di festa e di attesa. Il paese vive, come non mai, la magia della vigilia, con ogni casa illuminata e pronta a celebrare l’arrivo del Natale.
In mezzo a questa cornice, un’anima solitaria, avvolta in un mantello scuro con il cappuccio abbassato sul viso cammina lentamente lungo la strada. Sembra immersa in pensieri lontani, estranea al calore della festa che si diffonde tutto intorno.
Dalle finestre addobbate e illuminate giungono risate e voci gioiose, creando un’eco di festa che riempie l’aria. I pochi bambini del paese, con gli occhi sgranati, seguono incantati la danza lenta dei fiocchi di neve che cadono silenziosi, dimenticando tutto il resto in quella notte speciale.
L’anima solitaria si ferma per un istante, colto dalla magia del momento: ogni dettaglio richiama alla sua mente ricordi di vigilie passate, trascorse in famiglia, avvolto nel calore e nell’affetto. Il Natale è finalmente arrivato, simbolo di unione e amore. Eppure, una lieve malinconia la pervade, un sentimento dolce e indefinito che rende quella notte diversa da tutte le altre.
Dopo la cena della Vigilia, la piazza del paese si anima ancora di più, mentre tutti attendono la Messa di mezzanotte. Al suono delle campane, gli abitanti, insieme all’anima solitaria, si avviano verso la chiesa, che presto si riempie di volti e di luci.
Un coro unanime inizia a intonare un canto antico, e anche l’anima solitaria, con voce rotta e lo sguardo rivolto verso il basso, si unisce a loro.
Al termine della Messa, la comunità si raduna attorno al grande fuoco vivo e scoppiettante. Anche l’anima solitaria si unisce alla folla, condividendo per un istante la gioia che riempie l’aria.
Sotto il freddo pungente che penetra fino alle ossa, mentre tutti si salutano dandosi appuntamento per il giorno di Natale, l’anima solitaria si allontana piano e, con una sottile malinconia, svanisce lentamente nel buio della Notte Santa.