Ci sono momenti in cui è bello perdersi tra vecchie fotografie, frammenti di un passato che sembra lontano ma ancora vivo nei ricordi. Non sono solo immagini, ma racconti: piccole finestre su un’epoca fatta di resilienza, dignità e comunità. È un viaggio nella vita contadina in anni segnati dalla miseria ma anche da una straordinaria capacità di trasformare il poco in molto, grazie a mani abituate alla fatica e ricche di creatività.
Author: Oreste Di Cristino
Dai monti molisani ai deserti del mondo
Esistono viaggi che sembrano usciti da un sogno, ma che si rivelano straordinariamente reali. È il caso di un percorso attraverso i dolci paesaggi collinari di Sant’Angelo del Pesco, un piccolo paese incastonato nell’entroterra molisano, dove gli alpaca hanno conquistato un ruolo inaspettato: compagni ideali per escursioni montane.
Sabato, 16 novembre 2024
Alle 7:15, sotto un cielo limpido e privo di nubi, l’alba ha svelato uno spettacolo straordinario: l’ultima Luna piena dell’anno, una maestosa “Superluna“. Il disco lunare, imponente e luminoso, ha troneggiato sopra la vetta dell’Haut de Cry, che con i suoi 2.969 metri domina il cuore delle Alpi vallesane in Svizzera. Un evento raro e suggestivo, capace di trasformare l’aspro paesaggio alpino in un’opera d’arte naturale, dipinta con la luce tenue del mattino.
Un viaggio lungo e affascinante attraverso le infinite strade degli Stati Uniti. La monotonia dei rettilinei interminabili viene interrotta solo da rapide soste e incontri fugaci, momenti che all’apparenza sembrano irrilevanti, ma che finiscono per imprimersi nella memoria. Sono istanti brevi, quasi impercettibili, eppure capaci di dare profondità a un’esperienza che si trasforma, chilometro dopo chilometro, in un mosaico di emozioni e riflessioni.
Una raccolta di articoli dedicati a questo tema è già disponibile online, pubblicata sul portale vivisantangelo.com. Gli articoli, che offrono uno sguardo approfondito su Sant’Angelo del Pesco si trovano nella sezione dedicata al piccolo paese molisano. Qui, i lettori possono scoprire racconti e approfondimenti che celebrano la bellezza del territorio e le esperienze uniche, come il trekking con gli alpaca, proposte da questa affascinante località.
Quando si parla di tramonti, la mente vola spesso a panorami esotici e luoghi remoti. Ma non tutti i tramonti indimenticabili si trovano lontano. Alcuni si distinguono per la loro intensità, perché vissuti in una quiete quasi surreale, lontano dalla folla e dal chiasso, accompagnati solo dal fruscio lieve dell’erba mossa dal vento e dal respiro di docili animali che pascolano poco distanti.
Sant’Angelo del Pesco, Molise. Settembre 2024
Nelle prime ore del mattino, mentre il cielo ancora buio inizia a colorarsi con le prime luci dell’alba, il piccolo paese si risveglia lentamente, svelando la propria bellezza in una sinfonia di colori e silenzio. La scenografia naturale di questo luogo, arricchita dalle sfumature dell’aurora che si riflettono tra le case, offre un momento di pura magia visiva, un incontro tra sogno e realtà che solo l’alba può regalare.
Nel cuore dell’Alto Molise, a Sant’Angelo del Pesco, si erge un angolo di natura incontaminata che mescola tradizione e novità. A 850 metri di altitudine, un pianoro panoramico, la zona “Tre Croci“, accoglie i visitatori con un fascino primordiale e una bellezza che invita alla riflessione. Una solida base di pietra con tre croci in ferro battuto, domina il paesaggio, con la rupe di Pescopennataro da un lato e il monte di Sant’Angelo dall’altro. Da questo punto, lo sguardo si perde nell’immensità dove lo sguardo può abbandonarsi ad una rilassante osservazione di tutta la zona sottostante. Giù in basso c’è Sant’Angelo del Pesco.
La serata, inizialmente grigia e monotona, si è trasformata magicamente con l’arrivo di una pioggia intensa. Quello che poteva essere un momento insignificante ha assunto un fascino inaspettato. La pioggia ha vestito il paesaggio di un’atmosfera nuova, rivelando la quiete umida e sottile sotto una luce completamente diversa.
L’arrivo degli alpaca a Sant’Angelo del Pesco è il titolo di questo racconto che, attraverso una serie di pubblicazioni, intende far luce su un progetto originale e innovativo, destinato a rilanciare una delle zone più suggestive e forse meno conosciute del paese: la zona “Tre Croci“. L’iniziativa, dal carattere pionieristico, punta a trasformare quest’angolo incantevole del nostro paese in una meta di attrazione, utilizzando gli alpaca come simbolo di una rinascita culturale e turistica.