BENVENUTI…

…siete arrivati da Nord, dalla A14, uscendo al casello di Val di Sangro. Poi vi siete immessi sulla strada statale 652 “Fondo Valle Sangro” proseguendo direttamente fino a Sant’Angelo del Pesco;

oppure da Roma, percorrendo l’autostrada A1. Siete usciti al casello di San Vittore e poi verso di noi seguendo la direzione Venafro – Roccaraso – Castel di Sangro;

oppure ancora da Napoli, stessa autostrada A1 con uscita, però, a Vairano-Caianello e poi verso Venafro – Roccaraso – Castel di Sangro.

Ecco: ora vi trovate a Sant’Angelo del Pesco. Un posto piacevole e invitante, in provincia di Isernia, che si affaccia tranquillo e sereno sulla valle del fiume Sangro. Le sue origini risalgono all’anno Mille. Il primo insediamento era forse costituito da un gruppo di case, da un piccolo convento e una chiesa. È diventato comune autonomo solo nel 1816.

La piazza. Il luogo di ritrovo di tutti i santangiolesi. © Oreste Di Cristino

È proprio sul confine con l’Abruzzo, dalla parte nord-occidentale del suo territorio, dove la dorsale appenninica fa da sfondo a un paesaggio naturale di grande effetto. Il patrimonio boschivo è considerevole per la grande quantità di abeti bianchi, oggetto di studio delle scuole internazionali di forestazione, e di faggeti.

A poca distanza dal centro del paese, le frazioni della Contrada Canala movimentano il paesaggio con masserie isolate nella campagna o con piccoli nuclei di più fabbricati.

Lontano dalle case del centro, in un isolamento che sa di meditazione e preghiera, una chiesetta costruita nel XVIII secolo rivela la radicatissima devozione alla Madonna del Carmelo.

La tipicità del Borgo antico, i portali delle case e la Chiesa Madre di San Michele Arcangelo sono altri momenti importanti di una passeggiata ideale in questo luogo sereno.

Ma l’avvicinamento al cuore di Sant’Angelo, la conoscenza di quest’angolo di mondo, può avvenire anche per il coinvolgimento di altri sensi, oltre a quello della vista. Profumi e sapori della tradizione altomolisana trovano qui la giusta attenzione e il rispetto più profondo: la pasta fatta in casa, le sagne e fagioli, i “fascariell' » – la cui sagra si svolge ogni anno il 13 agosto – lasciano passare, attraverso il gusto e l’olfatto, informazioni importanti sulla storia del popolo santangiolese.