Le Tre Croci: tra sacralità e meraviglia

Le Tre Croci a Sant'Angelo del Pesco – © Oreste Di Cristino

Sospese tra cielo e terra, le Tre Croci si stagliano con la loro maestosità, e dopo un’ardua salita, la fatica lascia spazio alla meraviglia. Un pianoro accoglie una base in pietra che fa da sostegno a tre croci in ferro battuto. Dietro di loro, fa da sfondo una imponente rupe, quella di Pescopennataro, mentre dall’altra parte si erge maestoso il monte di Sant’Angelo del Pesco. Una volta arrivati, la vista va sempre più lontano dove lo sguardo può abbandonarsi ad una rilassante osservazione di tutta la zona sottostante. In basso, come una gemma preziosa, c’è Sant’Angelo del Pesco.

Le Tre Croci a Sant’Angelo del Pesco – © Oreste Di Cristino


Per raggiungere le Tre Croci, il punto più alto del paese, si può intraprendere un’avventura attraverso due strade affascinanti. Via Pisanelli, una stretta stradina in salita che svela il suo fascino grazie alle pittoresche case e agli angoli nascosti dove la vita paesana scorre tranquilla e serena. Un’altra opzione è Via Madonna, che dopo aver attraversato il paese, prima del viale del cimitero, una salita conduce verso il bosco in un paesaggio selvaggio e magnifico. Un sentiero che svela tutta la sua bellezza in un susseguirsi di panorami mozzafiato. Sia che si scelga la via delle case pittoresche o quella verso la natura selvaggia, entrambe le strade conducono alle Tre Croci. Un connubio tra sacralità e maestosità che invita alla contemplazione e alla riflessione.

Le Tre Croci a Sant’Angelo del Pesco – © Oreste Di Cristino

A Sant’Angelo del Pesco, i cavalli sono sempre stati compagni inseparabili dei contadini, donando energia e lavoro. Negli ultimi anni, il loro fascino ha risvegliato la passione di molti, riportandoli negli allevamenti. Nel suggestivo pianoro delle Tre Croci, la campagna circostante offriva l’opportunità di esplorare il paese e i suoi dintorni a cavallo. Un maneggio, con una decina di cavalli, permetteva di vivere appieno la passione per questi magnifici animali. Un’esperienza che per molti anni ha unito, a cavallo, la natura e la bellezza di Sant’Angelo del Pesco.

Le Tre Croci a Sant’Angelo del Pesco – © Oreste Di Cristino

Durante il ferragosto, invece, le Tre Croci si animano con manifestazioni popolari, arricchite da concertini e spettacoli. Un’atmosfera di gioia e allegria che, tra applausi e risate, si fondono armonicamente con le note di una musica che si adatta magistralmente all’incantevole scenario. Momenti di aggregazione e divertimento. Le Tre Croci, poi, sono anche un punto di partenza, che attraverso mulattiere e sentieri, conducono a luoghi incastonati nel verde della campagna, persino ad alta quota.

Le Tre Croci a Sant’Angelo del Pesco – © Oreste Di Cristino

E che dire poi dei tramonti! I tramonti estivi e invernali che si possono ammirare dal dalle Tre Croci sono semplicemente mozzafiato. Nonostante abbia avuto l’opportunità di contemplare tramonti in giro per il mondo, il primo posto nel mio cuore è riservato al tramonto del mio paesello. I tramonti sono tutti belli, ma c’è qualcosa di « più » quando li guardi dalle Tre Croci. Momenti in cui non sai se semplicemente goderne lo spettacolo o rimanere lì a fotografarlo. Personalmente, ho scelto entrambe le opzioni, perché è un’esperienza che merita di essere vissuta e catturata. Al calare della sera, le Tre Croci si illuminano di luci calde e soffuse, creando un’atmosfera magica e misteriosa, ed è subito notte, l’ora della preghiera. Domani ci sarà una nuova salita, questa volta per ammirare l’alba.

Le Tre Croci a Sant’Angelo del Pesco – © Oreste Di Cristino

Durante l’inverno, invece, le Tre Croci regalano emozioni diverse non meno autentiche di quelle estive. Tutto si trasforma in una fiaba innevata. Tutto è deserto e sonnolento. Le Tre Croci, sotto il manto di neve, creano uno scenario di poesia e silenzio. Una sensazione di serenità assoluta.

Le Tre Croci a Sant’Angelo del Pesco – © Oreste Di Cristino