I tesori della Basilica di Valère a Sion

Nella Basilica Notre-Dame de Valère di Sion. Unica fonte di luce della sala archivi dove sono custoditi dipinti e pezzi rari della storia millenaria della chiesa – © Oreste Di Cristino [Sion]

È stato un vero privilegio poter visitare, in esclusiva, la sala degli archivi storici della Basilica Notre-Dame de Valère nella capitale vallesana a Sion. Accompagnati da una guida, abbiamo avuto il piacere di ammirare, documentare e fotografare dipinti e pezzi estremamente rari custoditi in questo luogo sacro: opere che raccontano storie affascinanti in un percorso di mille anni.

Dall’ingresso principale della Basilica di Valère lo sguardo va direttamente sulla tomba di Guillaume III adornata da un dipinto di Jacques de Saint-Pierre – © Oreste Di Cristino [Sion]

L’ingresso principale della Basilica di Valère offre uno spettacolo affascinante. La vasta navata gotica si estende davanti ai nostri occhi, adornata da preziose pitture e pezzi rari. Lo sguardo si volge verso sinistra, catturando l’eleganza del tramezzo gotico, mentre a destra l’attenzione viene rapita dal più antico organo del mondo appeso alla parete. Ma è l’opera di Jacques de Saint-Pierre, che adorna la tomba di Guillaume III de Rarogne a rubare il fiato. Questo capolavoro incanta per la sua bellezza e maestria artistica, lasciando un’impressione indelebile.

Basilica Notre-Dame de Valère di Sion. La tomba di Guillaume III magnificamente adornata da un dipinto che rappresenta la sua vita e le sue imprese – © Oreste Di Cristino [Sion]

La tomba di Guillaume III è magnificamente adornata da un dipinto che rappresenta la sua vita e le sue imprese. Quest’opera straordinaria presenta diverse figure importanti dell’epoca. Al centro troneggia Guillaume III stesso, simbolo della sua autorità e del suo prestigio. Accanto a lui, il suo fedele consigliere Henri de Vissoie, che sottolinea l’influenza politica e strategica esercitata su di lui. Alla sinistra di Guillaume III si trova il Vescovo di Sion che evidenzia l’importanza della Chiesa nella sua vita e nella società medievale. La scena è circondata da altri personaggi, come cavalieri e servitori, che mettono in risalto l’aspetto militare e la corte che gravitava intorno a Guillaume III. Un dipinto di straordinaria ricchezza e significato storico.

Basilica Notre-Dame de Valère di Sion. L’opera di Jacques de Saint-Pierre che adorna la tomba di Guillaume III – © Oreste Di Cristino [Sion]

Nel dipinto si trova anche Mathilde de Saillon, moglie di Guillaume III, una donna nobile e elegante che ha svolto un ruolo centrale nella sua storia. La sua presenza onora il suo sostegno incrollabile e sottolinea l’importanza delle donne nella storia medievale. Il dipinto è opera del rinomato pittore medievale Jacques de Saint-Pierre. Questa straordinaria creazione artistica cattura l’essenza stessa della personalità e dei successi di Guillaume III. Ogni dettaglio, dai colori vivaci alle espressioni dei personaggi, narra una storia avvincente di coraggio, leadership e dedizione. È un eloquente testimone dell’importanza storica di Guillaume III de Rarogne e del suo duraturo lascito in questa regione della Svizzera vallesana.

Basilica Notre-Dame de Valère di Sion. Uno squarcio della sala archivi della basilica – © Oreste Di Cristino [Sion]

La sala archivi della Basilica Notre-Dame de Valère è un tesoro di rarità, un viaggio attraverso i secoli di storia e spiritualità. Il dipinto di San Giovanni Nepomuceno del pittore Joseph Rabiato (1727-1784) con la sua sontuosa cornice barocca e la delicata tempera su tavola de « La Visitazione » di Peter von Maggenberg: opere che raccontano il legame indissolubile tra il Collegio della Cattedrale di Sion e la fede. Un’esposizione che cattura l’essenza del periodo gotico, trasmettendo emozioni e venerazione per il passato millenario della Basilica.

Basilica Notre-Dame de Valère di Sion. Uno squarcio della sala archivi della basilica – © Oreste Di Cristino [Sion]

“San Giovanni Nepomuceno“ di Joseph Rabiato (1727-1784)

Un’affascinante opera che rappresenta il santo in tutto il suo splendore, vestito con paramenti sacerdotali e coronato di santità. San Giovanni Nepomuceno è conosciuto come il protettore dei segreti della confessione e della riservatezza. Il dipinto coglie il momento in cui il santo è in adorazione, mani verso l’alto e lo sguardo rivolto al cielo. Dettagli meticolosi, colori vibranti e la maestria artistica di Joseph Rabiato danno vita alla spiritualità e alla devozione di San Giovanni Nepomuceno. Questo dipinto è un tesoro culturale e religioso, che fornisce una potente rappresentazione della fede e della protezione divina.

Basilica Notre-Dame de Valère di Sion. “San Giovanni Nepomuceno“ un’ opera di Joseph Rabiato (1727-1784) – © Oreste Di Cristino [Sion]

“La Visitazione“ di Peter von Maggenberg (1380 – 1462)

Un’opera d’arte notevole intitolata « La Visitazione », realizzata da Peter von Maggenberg. Questo suggestivo dipinto raffigura la scena biblica della visita della Vergine Maria a sua cugina Elisabetta. In primo piano a sinistra del dipinto c’è Giuseppe, accompagnato da un asino sellato che porta in spalla un fagotto e una specie di barilotto, e scambia uno sguardo con un secondo uomo che sbuca dall’alto della parete – probabilmente Zaccaria, il marito di Elisabetta.La cornice in stile barocco del dipinto è originale. « La Visitazione », un’accattivante interpretazione artistica di un momento significativo della storia cristiana, a testimonianza della bellezza e dell’importanza dell’evento dell’Incarnazione.

Basilica Notre-Dame de Valère di Sion. “La Visitazione“ un’opera di Peter von Maggenberg (1380 – 1462) – © Oreste Di Cristino [Sion]

La sala archivi della Basilica Notre-Dame de Valère svela ancora tesori unici, come la dalmatica mediorientale dell’XI secolo, porpora avvolta intorno alle reliquie per secoli, svelata solo nel 1923. La borsa reliquiario in seta, tessuta in Italia nel XIV o XV secolo, custodita nel suo reliquiario fino al 1923. La statua di San Sebastiano, scolpita dal maestro della famiglia Mossu intorno al 1450, rivela un’attenzione sorprendente per i dettagli anatomici, rendendola un pezzo di eccezionale qualità. Tesori trasportano l’essenza della storia e della devozione nella basilica, creando un legame tangibile con il passato millenario.

Basilica Notre-Dame de Valère di Sion. La statua di San Sebastiano, scolpita dal maestro della famiglia Mossu intorno al 1450 – © Oreste Di Cristino [Sion]

Ancora una panoramica cronologica di mille anni di storia attraverso una selezione di altri tesori unici. Preziosi tappeti orientali dell’Anatolia occidentale del XV secolo, conservati in condizioni eccellenti per l’uso limitato in occasioni speciali. Un reliquiario a forma di stella, ricamato con lo stemma del canonico Jean de Sépibus (1616-1669), contenente un frammento di calotta cranica. Tessuti reliquiari risalenti ai secoli XI-XIV. Un reliquiario barocco (XVII secolo), mostrato brevemente per preservare i colori originali. Un calice offerto da Papa Giovanni Paolo II durante la sua visita nel 1984. Piccole borse-reliquiari medievali nella loro nicchia e molti altri oggetti che riflettono la diversità e la ricchezza delle tecniche artistiche in dipinti, sculture, oreficeria e tessuti. Un tesoro di storia e creatività.

Basilica Notre-Dame de Valère di Sion. Mille anni di storia attraverso una selezione di una serie di tesori rari e unici: reliquiari, un calice, borse medievali, sculture, tessuti, dipinti… – © Oreste Di Cristino [Sion]