L’Intervista

Francesco Di Nucci (Francuccio per i santangiolesi) - Sant'Angelo del Pesco, 24 settembre 2022 - © Oreste Di Cristino

La riduzione degli alberi da frutto e dell’agricoltura in generale negli ultimi decenni ha modificato profondamente il nostro paesaggio cambiando letteralmente anche il nostro stile di vita.

A Sant’Angelo del Pesco siamo andati a visitare il frutteto di Francesco Di Nucci durante la raccolta delle noci per approfondire ulteriormente le nostre conoscenze sulla frutticoltura santangiolese con particolare riguardo alla raccolta di castagne, noci, ciliege, susine… in un contesto territoriale particolarmente adatto a tali coltivazioni.

Sant’Angelo del Pesco, 24 settembre 2022 – L’intervista:

– Buongiorno Francesco. Grazie per averci invitati e ti ringraziamo per la tua collaborazione per aver trovato il tempo necessario per questa breve intervista. La prima domanda è molto semplice. Cos’è la campagna per te? –

𝙁𝘿𝙉: « Io vivo la campagna. Non penso nemmeno a cosa essa sia. È la mia vita, una parte enorme della mia vita. Anche quando non ci sto fisicamente, sono qui. Posso dire di vivere la campagna appieno. »

Francesco Di Nucci (Francuccio per i santangiolesi) – Sant’Angelo del Pesco, 24 settembre 2022 – © Oreste Di Cristino

– Sei figlio di agricoltori, fin da piccolo hai sempre avuto una grande passione per tutto ciò che riguarda la natura, la campagna in generale e soprattutto i frutteti. Consideri questa tua attività anche un semplice passatempo? –

𝙁𝘿𝙉: « Per me è innanzitutto un luogo dove riesco a scaricare tutte le tensioni accumulate dai ritmi della vita moderna dove viene richiesto tutto e subito, quindi un luogo per ritrovare la serenità. Non si può comunque considerare un frutteto di queste dimensioni come un semplice passatempo. Affinché un frutteto sia produttivo e curato, ha bisogno di attenzioni costanti durante tutte le fasi di manutenzione e in ogni stagione dell’anno. Il frutteto che vedete qui ha circa 250 alberi da frutto: meli, noci, castagni, susini, ciliegi, mandorle e il 𝘀𝗼𝗿𝗯𝗼, un frutto poco conosciuto dai più giovani, ma chi ha una certa età lo ricorda benissimo quando dopo raccolto veniva tagliato a metà per farne delle corone che venivano messe a seccare e mangiate durante l’inverno. Ecco, tutto questo richiede un lavoro pulito e meticoloso, ma soprattutto tempo e dedizione. »

Francesco Di Nucci (Francuccio per i santangiolesi) – Sant’Angelo del Pesco, 24 settembre 2022 – © Oreste Di Cristino

– Il lavoro in un frutteto è fatto di tantissime soddisfazioni e di pura passione, ma anche e soprattutto di attenzioni continue. –

𝙁𝘿𝙉: « Sono molte le ore e le attenzioni da dedicare ad un frutteto per avere risultati eccellenti. Ogni albero da frutto ha le sue peculiarità, che naturalmente necessitano specifici trattamenti, come potatura, pulizia dei rami secchi e trattamenti scrupolosamente biologici, come letame e concime approvati da 𝗔𝗴𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗕𝗶𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗮. »

– Come vedi il futuro di questa zona? Le pratiche agricole potrebbero ridare quell’impatto positivo sulla natura? –

𝙁𝘿𝙉: « Un tempo la struttura del nostro piccolo paese era contraddistinta da orti e frutteti, campi coltivati, selve e boschi. C’era benessere. Pensate a come potrebbe cambiare se tornassimo un pò indietro. Un ritorno agli alberi da frutto, all’agricoltura, insomma, un ritorno alla terra. L’agricoltura potrebbe ridare alla nostra comunità quella vitalità e quel benessere che negli ultimi decenni sono andati completamente persi. »

Francesco Di Nucci (Francuccio per i santangiolesi) – Sant’Angelo del Pesco, 24 settembre 2022 – © Oreste Di Cristino

– Da quello che vediamo sei occupatissimo nella raccolta delle noci. Quando inizia quella delle castagne? –

𝙁𝘿𝙉: « Come potete vedere, attualmente c’è la raccolta delle noci che si protrae ancora per diverse settimane poiché vanno raccolte man mano che cadono spontaneamente dall’albero. Per le castagne, invece, il miglior periodo è da metà ottobre fino a novembre. Anche per le castagne bisogna aspettare quando l’albero lascia cadere il frutto una volta raggiunta la giusta maturazione. I frutti li raccolgo recuperando i ricci caduti sul terreno. »

Francesco Di Nucci (Francuccio per i santangiolesi) – Sant’Angelo del Pesco, 24 settembre 2022 – © Oreste Di Cristino

– Mentre raccogli le noci, vediamo che ti avvicini ad ogni singola pianta e la osservi attentamente. Cos’è che stai controllando? –

𝙁𝘿𝙉: « Valuto lo stato di salute generico della pianta e le eventuali esigenze di potatura. La potatura per il castagno inizia a fine novembre, mentre per il noce è già iniziata… e così via… »

– Un’ultima domanda. Nella tua casetta per gli attrezzi c’è una macchinetta fotografica, un modello vecchio. Sei stato uno dei primi se non il primo fotografo appassionato a documentare il nostro paese. Parlo dagli anni 70 in poi quando si scattava in pellicola… l’era dell’analogico. Com’è oggi il tuo rapporto con la fotografia? Con tutto il lavoro che hai, trovi ancora il tempo per qualche cliccata?

𝙁𝘿𝙉: « Ormai sono tanti anni che non faccio più fotografia. Mi sta tornando la voglia, anzi, mi è già tornata. Mi piacerebbe avere una fotocamera più moderna e tornare nel mondo della fotografia. »

– Una bella idea Francesco. Se vuoi ti do una mano. Il connubio fotografia e campagna sarebbe perfetto e a me piace tantissimo. Grazie di tutto! –

Francesco Di Nucci (Francuccio per i santangiolesi) – Sant’Angelo del Pesco, 24 settembre 2022 – © Oreste Di Cristino