Un viaggio nelle profondità per esplorare un enigmatico lago sotto la superficie della terra, nascosto dal mondo e pieno di misteri e di intrighi: il lago sotterraneo di St-Léonard, situato nel cantone del Vallese in Svizzera, è effettivamente uno dei laghi sotterranei più grandi e affascinanti d’Europa.
Equipaggiati di un’adeguata attrezzatura fotografica, abbiamo intrapreso un’avventura entrando in una misteriosa grotta, fino in fondo, superando i suoi 300 metri di lunghezza.
In un’epoca in cui il mondo era ancora un mosaico di regni misteriosi e terre inesplorate, l’imperatore romano Hadrianus, conosciuto ai posteri come Adriano, intraprese una serie di progetti architettonici che avrebbero lasciato un segno indelebile sulla faccia della terra. Tra questi, la Porta di Adriano emergeva non solo come una meraviglia ingegneristica, ma anche come un simbolo di potere, cultura e connessione tra diverse civiltà.
Un paese appeso a una collina, dove il tempo sembra essersi fermato. Il campanile del paese, alto e imponente, è lì a testimoniare un passato legato a una tradizione contadina di fede cattolica, ma anche alla forza della comunità capace di superare ogni difficoltà per mantenere vivo il suo orgoglio.
Nell’abbraccio selvaggio del sud dell’Oregon, negli Stati Uniti, si cela una meraviglia naturale di incommensurabile bellezza: il Crater Lake. Questo specchio d’acqua, uno tra i più incantevoli del globo, nasconde un segreto millenario. Non è un lago qualunque, ma il frutto di una trasformazione vulcanica straordinaria, avvenuta nel cuore di un antico cratere. Il suo fascino unico e la sua origine affascinante lo rendono non solo uno spettacolo per gli occhi ma anche un invito a riflettere sull’imponente forza della natura, capace di creare bellezza inaspettata dalle sue stesse distruzioni.
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Nell’aria fresca di una limpida serata di fine agosto, il piccolo paesello sembra essere sospeso nel tempo. Le case e i vicoletti sono avvolti da una quiete surreale. È come se la “lunga“ estate santangiolese avesse deciso di prendersi una pausa e lasciare che il paese riposasse.
Perdersi tra le distese remote fino a raggiungere la Cina? Un’impresa possibile tra le desolate steppe dell’Uzbekistan, nel cuore dell’Asia centrale, al confine con il Kirghizistan. In un cielo terso, gli imponenti monti cinesi della catena del Pamir emergono all’orizzonte, delineando la frontiera tra il Kirghizistan e la Cina. La catena montuosa del Pamir, con la sua vetta più elevata che sfiora i 7495 metri, costituisce una delle regioni più isolate e silenziose del pianeta.
Nel suggestivo scenario della “Ville Lumière“, la nebbia si trasforma in un delicato sipario, avvolgendo la città con il misterioso fascino di un segreto ben custodito. In questa atmosfera misteriosa, la maestosa “Tour Eiffel“ si innalza quasi a fungere da faro, invitando a esplorare il cuore pulsante della capitale francese.
Samarcanda, Alessandro Magno, la Via della Seta, Tamerlano, Gengis Khan e il misterioso lago d’Aral: nomi che risuonano come richiami avventurosi, evocando desideri di esplorazione in ogni cuore. Tutti li abbiamo sentiti pronunciare almeno una volta, intrecciando le trame di storie epiche e luoghi intriganti. Sono gli ingredienti della storia affascinante dell’Uzbekistan, una terra dalle innumerevoli sfaccettature, dove architetture sublimi si fondono con deserti senza fine e panorami che tolgono il fiato.