Sussurri dal Colle della Lama

SANT’ANGELO DEL PESCO. Il Colle della Lama, un tempo fulcro di vita e risate, si staglia oggi in silenziosa solennità contro il cielo azzurro. La sua "pinetina", testimone di giochi d'infanzia e riposo all'ombra verde, oggi non c'è più. La casa, con i suoi infissi chiusi e il muro a vista, custodisce i ricordi di un passato vivace. Qui, tra i fiori selvatici e il fruscio delle foglie, il tempo sembra essersi fermato. – vivisantangelo / Oreste Di Cristino

Un racconto inedito, rimasto nel cassetto per anni, si proponeva di svelare le meraviglie celate nei piccoli borghi del Molise, come Sant’Angelo del Pesco. Questi luoghi, vere e proprie gemme nascoste, si distinguono per le loro stradine che si intrecciano tra case dai colori vivaci, piccole scalinate di pietra, antiche mura e vicoli avvolti nel silenzio, offrendo un’immersione totale nella tranquillità. Nonostante conservino intatto il fascino delle antiche città murate, rimangono sorprendentemente poco esplorati e conosciuti.

SANT’ANGELO DEL PESCO. La natura sembra aver tessuto il suo manto di resilienza, avvolgendo la desolazione del Colle della Lama con una trama di vita e resistenza. Le mura, stanche, custodi di storie dimenticate, sono state dolcemente conquistate da un verde irrefrenabile, che spunta con vigore tra le pietre. Le case, un tempo piene di calore e risate, ora fanno da contrasto come se volessero ricordare che il nuovo e il vecchio, la crescita e la rovina, coesistono in un dialogo senza tempo. – vivisantangelo / Oreste Di Cristino

Angoli nascosti, che rivelano scorci panoramici di rara bellezza, emergono all’improvviso, raccontando la vita quotidiana di un luogo dove il tempo sembra essersi fermato. Le viuzze, silenziose e deserte, conducono a case dal fascino antico, le cui facciate mostrano orgogliosamente i segni del tempo sui vecchi intonaci. Anni di storia e di esistenze si intrecciano sotto l’ombra protettiva dei pini, verdi sentinelle all’entrata dei vicoli. I piccoli balconi, solitari ma pieni di vita, animano la scena, sottolineando una semplicità che in queste zone poco esplorate si trasforma in vera ricchezza.

SANT’ANGELO DEL PESCO. La scalinata di Via Chiesa Vecchia che porta direttamente al borgo antico. Panni stesi che danzano al ritmo della brezza e case che custodiscono racconti d’altri tempi. Tra il verde rampicante sui muri di pietra, ogni gradino porta con sé l’eco di passi che hanno calcato da sempre la piccola stradina. – vivisantangelo / Oreste Di Cristino

Una scalinata di pietra, intricata e invitante, invita alla scoperta dei segreti del borgo, un luogo dove la natura e l’ingegno umano si fondono per dar vita al tessuto vibrante di una comunità. Sopra di essa, un vecchio lampione fa da custode, erigendosi a ponte tra il passato e il presente e testimoniando il lento scorrere del tempo in questa parte antica del paese. La quiete qui è palpabile, un silenzio carico di potenzialità che un tempo vibrava al ritmo della vita quotidiana e che ora attende, quasi in apnea, i passi di qualcuno che possa risvegliare le storie secolari racchiuse tra le sue mura.

SANT’ANGELO DEL PESCO. Le antiche case del Colle della Lama si stagliano, discrete e silenziose. Le loro facciate, ormai scolorite dal tempo, raccontano di un passato pulsante di vita ora ceduto al silenzio. La pinetina, una volta crocevia di incontri e chiacchiere, giace tranquilla. E nella strada vuota, l’eco di passi e voci sembra ancora aleggiare nell’aria. – vivisantangelo / Oreste Di Cristino

Le antiche mura del borgo sussurrano storie silenziose, mentre le case, con le loro eleganti facciate in tonalità pastello, si innalzano con dignità lungo le viuzze strette e pittoresche. I piccoli balconi in ferro battuto, adornati da stendini vuoti, si affacciano sui vicoletti, testimoniando un quotidiano che celebra tradizione e semplicità. Vi è una discreta eleganza nel modo in cui le abitazioni si dispongono l’una accanto all’altra, creando una coreografia urbana. I panni stesi a seccare al sole, sospesi su fili metallici in angoli nascosti, aggiungono una nota di autenticità e quotidianità, arricchendo la scena di un fascino tutto naturale.

SANT’ANGELO DEL PESCO. Il Bed & Breakfast è silente ormai. Quest’angolo di mondo, un tempo gremito di gente e racconti, giace ora avvolto nel silenzio. La quiete è palpabile e si insinua in ogni angolo, dove un tempo, i nostri occhi erano pieni di meraviglie. – vivisantangelo / Oreste Di Cristino

Ora silente, il Bed & Breakfast che un tempo sembrava riportare indietro il tempo, si trova avvolto in una quiete palpabile. Anche la pinetina, un tempo rigogliosa e vivace, oggi languisce senza fioriture. Sullo sfondo, i monti si delineano sull’orizzonte, definendo perfettamente il panorama di questo idilliaco angolo del Molise. Qui, il tempo sembra fluire con una calma riflessiva, come se ogni momento fosse incastonato in una cartolina vivente, invitando a una contemplazione serena e profonda.

SANT’ANGELO DEL PESCO. La “grande muraglia“ del Colle della Lama traccia un percorso di pietra e storia, facendo da sostegno al borgo antico. Ogni pietra, ogni angolo ombreggiato è un invito a soffermarsi, a respirare la quiete di questo luogo, dove ogni passo sembra condurre non solo attraverso lo spazio, ma anche nel tempo. – vivisantangelo / Oreste Di Cristino

In questo paesaggio segnato dalla desolazione, in cima a una collina nota come Colle della Lama, si erge maestoso un imponente muro di sostegno. Una robusta muraglia di pietra, funge da guardiano fedele del borgo, proteggendolo dal rischio di scivolare a valle. Una piccola stradina che un tempo conduceva a una struttura religiosa ormai scomparsa, è conosciuta oggi come Via Chiesa Vecchia. Il muro del Colle della Lama, emblema di resistenza e perseveranza, simboleggia la forza e l’orgoglio di una comunità che, anche nei momenti di difficoltà, rimane impegnata nel preservare il proprio ricco patrimonio culturale e storico.

SANT’ANGELO DEL PESCO. Un angolo di mondo racchiuso tra le braccia di pini solenni, un quieto testimone del passaggio del tempo. Le case, con i loro muri dipinti di bianco, sono lì, come se aspettassero il ritorno di voci familiari. È un luogo dove il presente si intreccia delicatamente con il passato, invitando i passanti a una passeggiata tra i ricordi e la bellezza senza tempo. – vivisantangelo / Oreste Di Cristino

Il Colle della Lama, nel cuore del borgo antico, offre un viaggio indietro nel tempo, richiamando i giorni spensierati della nostra giovinezza. Ci trasporta istantaneamente tra i vicoli che furono teatro delle nostre più audaci avventure. I ricordi, vividi e impalpabili, ci seguono come preziose reliquie di un’epoca passata. Oggi, il borgo giace avvolto in un profondo silenzio, una quiete che sfiora la malinconia, cedendo alla solitudine dei ricordi, mentre l’eco delle risate di un tempo sembra perdersi tra le antiche pietre.

SANT’ANGELO DEL PESCO. Il cuore del Colle della Lama. Un muro di pietra, segnato dal tempo, custodisce l’intimità delle case che si affacciano sulla scena. Qui, il silenzio parla più di mille voci, in un dialogo senza parole. – vivisantangelo / Oreste Di Cristino

Ah, il muro del Colle della Lama. L’imponente muraglia costruita con pietre locali che sovrasta il paesaggio e incornicia i nostri ricordi d’infanzia. Ricordi di quando, da bambini audaci, sfidavamo il destino correndo sul muro alto quattordici metri; o di quando ci lanciavamo in discese ardite con le nostre carrozze fatte di cuscinetti a sfera e monopattini di legno, costruiti a mano. Quegli oggetti, frutto di cura e maestria, erano fonte di grande orgoglio e simboli di un’epoca di innocente temerarietà.

SANT’ANGELO DEL PESCO. Nonostante la scarsa prosperità, il maestoso muro del Colle della Lama continua a sussurrare la resiliente storia di un borgo che si aggrappa tenacemente alla sua identità. In attesa di tempi migliori, rimane saldo, simbolo di una comunità che non vede l’ora di rinascere e rifiorire. – vivisantangelo / Oreste Di Cristino