Nella Ville Lumière, la città delle luci, ogni angolo racconta una storia, e chiunque vi ponga piede sente immediatamente di farne parte. È una sensazione indescrivibile, una sorta di ritorno a casa, anche se si è lontani da migliaia di chilometri. È il tipo di connessione che fa sorgere la domanda: Forse in una precedente vita ero parigino?
In un mondo di contrasti, emerge un grigio luminoso. Un colore che evoca mistero e tranquillità allo stesso tempo. Ma ciò che rende il grigio veramente straordinario è la sua sfumatura verde brillante: è il colore della campagna che lo circonda. Un grigio pacifico che porta con sé l’essenza delle radici e la saggezza dei tempi passati. E proprio nel suo colore luminoso che si cela probabilmente un futuro radioso in un misto di elementi apparentemente opposti, ma destinati a convivere in perfetta armonia. Un grigio luminoso che ci ricorda che nella diversità risiede la bellezza, dove passato e presente possono unirsi in un futuro diverso.
Terre selvagge, colme di argilla sedimentata che testimoniano la storia geologica dell’area. Rocce nella loro forma più pura: erose, con faglie e resti vulcanici che narrano la storia dell’evoluzione geologica nel corso dei millenni. Siamo arrivati nelle remote e misteriose isole Svalbard immerse nelle fredde acque dell’Artico settentrionale. Abbiamo lasciato alle spalle tutti i punti di riferimento dell’Europa continentale. Le Svalbard, da tempo un punto di attrazione per gli avventurieri in cerca di esperienze straordinarie, un angolo remoto del pianeta Terra, una visione surreale della Terra incontaminata.
Nel mondo della fotografia, spesso siamo alla ricerca di immagini straordinarie, piene di dettagli, colori vibranti e contrasti mozzafiato. Tuttavia, c’è un aspetto altrettanto affascinante e potente: la semplicità. L’arte di catturare la bellezza in una scena minimalista, dove ogni elemento è essenziale, è un’abilità che può sorprendere e stupire chi osserva.
In autunno quando le foglie degli alberi cambiano colore, creano spettacolari paesaggi con tonalità di giallo, arancione, rosso e marrone. È un fenomeno naturale conosciuto come “foliage” e sono numerosissimi in tutto il mondo. È uno dei fenomeni della natura più fotografati. I “foliage“ più celebri? Quello del New England negli Stati Uniti d’America, il Kyoto del Giappone, il “foliage“ delle Alpi svizzere. Questi sono solo alcuni degli spettacolari “foliage“ che si possono trovare in tutto il mondo, e molti altri luoghi offrono esperienze altrettanto affascinanti durante l’autunno. Il nostro “foliage”, quello santangiolese, non sarà poi così celebre a livello globale, ma è di una straordinaria bellezza comunque. Una meraviglia autunnale che merita senza dubbio di essere scoperta. Buona lettura e una serena e tranquilla domenica settembrina!
Nell’aria fresca di una limpida mattinata settembrina, il sole tingeva di calore e luce i colori mutevoli dell’imminente autunno. In un tranquillo paesino immerso nella campagna, mi sveglio con un brivido di emozione nell’aria. Il momento perfetto per esplorare e catturare la bellezza della natura circostante.
Ricordi di calde giornate agostane, tante e divertenti. Battute dialettali e legami fra vecchi e nuovi amici. Nonni narratori e profumi di cibi deliziosi. Flessioni dialettali quasi scomparse e un’atmosfera magica di avventure e spensieratezza. Tutto ciò racchiuso in poche settimane, custodite gelosamente, ma che come ogni anno, svaniscono troppo presto.
Siete giunti qui da diverse direzioni. Alcuni di voi hanno percorso la A14 da Nord, uscendo al casello di Val di Sangro. Da lì, avete proseguito sulla strada statale 652 “Fondo Valle Sangro“ fino a raggiungere Sant’Angelo del Pesco.
Altri, invece, sono partiti da Roma, percorrendo l’autostrada A1 e uscendo al casello di San Vittore. Da lì, avete seguito la direzione Venafro – Roccaraso – Castel di Sangro.
Infine, c’è chi ha preferito l’itinerario da Napoli, anch’esso attraverso l’autostrada A1, con uscita a Vairano – Caianello. Da questo punto, avete proseguito verso Venafro – Roccaraso – Castel di Sangro.
I fascarelli: un’icona e un simbolo di radici profonde; la “fascarllata“: l’occasione ideale per riunirci, un pretesto per ritrovare amici e famiglia, condividendo gioie e momenti preziosi insieme.
Questa sera tutti in piazza! Sant’Angelo del Pesco, con gioia e orgoglio, celebra la 41esima edizione della tradizionale sagra della polenta. Un’attesa lunga un anno, un’occasione per condividere le nostre tradizioni, la nostra cultura e il nostro amore per il nostro paese.
L’astrattismo fotografico è un’arte controversa che può affascinare o non convincere affatto. La sua bellezza risiede nell’armonia delle forme, colori e spazi, ma la domanda persiste: cosa ha voluto comunicare il fotografo? La fotografia è sempre ancorata alla realtà, quindi l’incomprensione non la rende astratta, ma ci invita a cercarne il significato. La sua interpretazione è soggettiva, e proprio in questa sfida risiede la sua essenza artistica.