Via Roma: una poesia silenziosa

Le storie belle, quelle vere. – Via Roma, Sant'Angelo del Pesco, Molise. © Oreste Di Cristino

Tra le cose belle di un paese, spesso trascurate o passate inosservate, ci sono i lampioni che si ergono come guardiani notturni, le panchine accoglienti che invitano al riposo, le ringhiere che delineano il confine tra il mondo esterno e l’intimità dei cortili, e le fontane che un tempo sgorgavano di vita e ora ci ricordano giorni passati. Questi oggetti quotidiani diventano testimoni silenziosi delle nostre passeggiate quotidiane, depositari di ricordi e di storie che spesso ci sfuggono.

Un lampione che dà al posto un tocco di poesia, una fontana senza il suono di una volta e una ringhiera. Più in là una panchina. – Via Roma, Sant’Angelo del Pesco, Molise. © Oreste Di Cristino

Faccio un giretto in Via Roma, dove questi elementi si rivelano in tutta la loro bellezza. Verso sera, quando il sole ha perso la sua intensità, il paesaggio assume un’atmosfera magica. Arrivo, fino in fondo, all’ultimo lampione che con la sua luce dorata illumina il luogo trasformandolo in straordinario. È l’ultimo lampione di Via Roma che dà al posto un tocco di poesia e mi invita a contemplare la bellezza del mio paesello, da farmi persino dimenticare perché sono arrivato fin qui.

Qualche casa è pure abitata, ma anch’essa estremamente silenziosa. – Via Roma, Sant’Angelo del Pesco, Molise. © Oreste Di Cristino

Poi c’è la fontana, senza il suono di una volta; l’acqua non scorre più ma conserva ancora la sua grazia. Anche se il suono dell’acqua è svanito, posso immaginare il suo scroscio rinfrescante che una volta accompagnava le calde giornate estive. E poi, c’è la panchina, un rifugio tranquillo dove ci si può sedere, aprire un libro e immergersi in un mondo di parole e immagini. Ma non è solo un luogo per la lettura; è anche un posto dove le persone si incontrano, si scambiano storie e confidenze, o semplicemente si godono la serenità del momento presente. Mi siedo, apro un libro… dei ricordi.

In queste cose apparentemente ordinarie – lampioni, panchine, ringhiere e fontane – trovo una bellezza silenziosa e un patrimonio di ricordi che mi invita a rallentare e a contemplare la vita che scorre intorno a me e a riflettere sulle storie che queste strade e questi luoghi hanno da raccontare.

Chiudo il libro, allungo le gambe e in compagnia di un cane senza padrone torno indietro. – Via Roma, Sant’Angelo del Pesco, Molise. © Oreste Di Cristino

Le ultime case del paese, là dove la campagna prende il sopravvento. Abitazioni, oggi chiuse e sigillate da colorati pannelli gialli “vendesi“, raccontano storie di una comunità che un tempo fioriva e di un tempo che ora sembra sospeso nell’eternità. Qualche casa è pure abitata, ma anch’essa estremamente silenziosa. Una pace sospesa, sia di giorno che di notte.

Chiudo il libro e in compagnia di un cane senza padrone torno indietro. Un bambino gioca con l’acqua della fontana. È la fontana della piazza. È sera ormai, presto arriva Bruno, un volto familiare che ieri è stato sostituito da Marie-Pierre. Piccoli dettagli che danno colore alla vita in questa comunità.

Via Roma, Sant’Angelo del Pesco, Molise. Storie di tutti noi. – © Oreste Di Cristino

Mi siedo a uno dei pochi tavoli del bar « I Quattro Mori », un nome che può sembrare stranamente estraneo a noi santangiolesi. Ma, da qualche anno, qui nel bar del paese, sventola la bandiera sarda. È un segno di cambiamento e di apertura a nuove influenze, un segno di connessione con il mondo esterno, anche se solo attraverso piccoli gesti simbolici.

E in questo piccolo bar trovo un microcosmo di bellezza e di tranquillità che mi ricorda l’importanza di riflettere e apprezzare i piccoli piaceri della vita. Il bar del paese, un luogo che ci insegna che la vita può essere semplice e ricca allo stesso tempo, che i nomi e le bandiere possono cambiare, ma la bellezza della comunità e della contemplazione rimane invariata. È un luogo dove si possono coltivare pensieri nuovi e dove l’armonia si trova nei dettagli più semplici della comunità.

Via Roma, Sant’Angelo del Pesco, Molise. Un lampione, una fontana, una ringhiera: sono loro che rendono la mia passeggiata quotidiana così speciale. – © Oreste Di Cristino

I lampioni, le panchine, le ringhiere, le fontane, sono loro che rendono la mia passeggiata quotidiana così speciale. Sono loro la poesia silenziosa di un paesello che continua ad ispirarmi ogni volta che torno.

Un Campari soda e… pensieri nuovi. Adesso mi sento veramente bene. Le mie belle storie, quelle vere!