Il mio paesello, dove il tempo sembra essersi fermato, la vita si svela come un antico racconto e la semplicità è il suo tesoro più prezioso. Nascosto tra campi dorati e un cielo dipinto d’azzurro, questo paesino è un autentico scrigno di tranquillità. Le piccole viuzze, più simili a piccoli fili intrecciati, si snodano tra casette di pietra e muri secolari, portando il visitatore in un viaggio nel passato.
Un lampione solitario e silenzioso, come una meridiana, sembra simboleggiare il passare del tempo in questo periodo di transizione tra l’estate e l’inverno. Fino a pochi giorni fa, gli alberi intorno erano rigogliosi e vivaci. L’autunno sta lasciando il suo segno indelebile, tingendo le foglie prima di farle cadere. Tranne una sola foglia ancora aggrappata tenacemente a un ramo nudo e spoglio, come se si rifiutasse di arrendersi all’arrivo della stagione fredda. Un piccolo segno di resistenza, un ultimo sussulto di vita prima della lunga dormita che attende la natura.
L’autunno è un tempo di transizione, una stagione che porta con sé una moltitudine di emozioni e sensazioni. È un momento in cui la natura stessa sembra danzare tra il passato e il futuro, dipingendo un quadro di colori e profumi che non può essere ignorato. Gli astrattismi autunnali catturano questa essenza, traducendo l’esperienza dell’autunno in forme e sfumature che toccano l’anima.
Con la neve che si estende all’infinito e le aurore boreali nel nord della Finlandia, la città di Rovaniemi è nota come la porta d’accesso all’Artico, ed è il luogo perfetto per sperimentare inverni autentici.
Ma che bella ottobrata! Un’espressione che si sente spesso all’inizio della stagione autunnale e deriva dalla tradizione romana: così venivano chiamate le gite fuoriporta che i romani si concedevano nelle giornate più calde di ottobre. Sì perché ottobre è un mese speciale con giornate luminose e temperature gradevoli. Merito del clima tardo-estivo, mite e tiepido, e della luce tenua e morbida dell’autunno. Un periodo quando la natura dà il meglio di sé e tutto assume un fascino particolare, cielo azzurro e temperature fino ai 25 gradi.
“Alexei“, noto per i suoi reportage straordinari e le sue incredibili fotografie di luoghi lontani ed estremi, decide un giorno di intraprendere un viaggio avventura attraverso le zone più spettacolari della Terra: il suo l’obiettivo è quello di creare un reportage epico.
Nel punto più iconico di un paesello, in una luce completamente naturale, in una esperienza unica e affascinante si trova una meraviglia che regala emozioni e ricordi. Di giorno è meravigliosa, ma di notte è semplicemente magica. Una incantevole chiesetta nel piccolo Molise. Misteriosa, malinconica, surreale; ma magica, romantica, mistica, poetica, ordinaria e straordinaria nello stesso tempo. Talmente bella che l’ho inserita con orgoglio e immenso piacere in una speciale classifica: Piccole chiese dal mondo e che presento in questo racconto in 18 inedite ed esclusive immagini.
Tra le cose belle di un paese, spesso trascurate o passate inosservate, ci sono i lampioni che si ergono come guardiani notturni, le panchine accoglienti che invitano al riposo, le ringhiere che delineano il confine tra il mondo esterno e l’intimità dei cortili, e le fontane che un tempo sgorgavano di vita e ora ci ricordano giorni passati. Questi oggetti quotidiani diventano testimoni silenziosi delle nostre passeggiate quotidiane, depositari di ricordi e di storie che spesso ci sfuggono.
Nella Ville Lumière, la città delle luci, ogni angolo racconta una storia, e chiunque vi ponga piede sente immediatamente di farne parte. È una sensazione indescrivibile, una sorta di ritorno a casa, anche se si è lontani da migliaia di chilometri. È il tipo di connessione che fa sorgere la domanda: Forse in una precedente vita ero parigino?
In un mondo di contrasti, emerge un grigio luminoso. Un colore che evoca mistero e tranquillità allo stesso tempo. Ma ciò che rende il grigio veramente straordinario è la sua sfumatura verde brillante: è il colore della campagna che lo circonda. Un grigio pacifico che porta con sé l’essenza delle radici e la saggezza dei tempi passati. E proprio nel suo colore luminoso che si cela probabilmente un futuro radioso in un misto di elementi apparentemente opposti, ma destinati a convivere in perfetta armonia. Un grigio luminoso che ci ricorda che nella diversità risiede la bellezza, dove passato e presente possono unirsi in un futuro diverso.