Nel cuore del nostro pittoresco paesello, case e casette abbandonate raccontano storie silenziose e commoventi che risuonano nel tessuto stesso della nostra comunità.
Per gli abitanti di un’epoca passata, Sant’Angelo era un luogo incantevole; sembrava che nulla potesse mancare. Le case, con le porte sempre spalancate, tranne quando il freddo faceva capolino, erano semplici casette di gente umile, dove la vita scorreva tranquilla e felice. Si salivano scale, si aprivano porte, si contemplavano quadri di famiglia, e ogni angolo raccontava la sua storia; una storia di vita intensamente vissuta. Una di queste è la casetta di P’ppnella e Marianucc’, un simbolo indelebile di gentilezza, generosità e un’epoca passata che continua e continuerà a vivere nei cuori di noi santangiolesi.
SANT’ANGELO DEL PESCO, MOLISE. Marianucc’ (Mariano Di Lucente) e la moglie P’ppnella col loro asinello. Un momento di vita quotidiana in piazza con Enrico Sciulli e Maria Rosaria (figlia di Fiorina Sciulli). – Dall’archivio storico fotografico “Storia & Memoria“ di vivisantangelo
P’ppnella e Marianucc’ erano conosciuti in tutto il paese per la loro gentilezza e lo spitito generoso. La porta della loro casetta era sempre aperta, e ogni sera, accoglievano amici e vicini per condividere storie, risate e piatti tradizionali preparati con passione. La loro tavola era un luogo di amicizie profonde, dove ogni ospite veniva accolto con un sorriso caloroso e un bicchiere di vino che univa cuori e conversazioni. Per noi del paesello, tutto ciò appartiene ormai al passato, e dobbiamo riconoscere che, grazie a gente come P’ppnella e Marianucc’, possiamo rivivere le vicende, piacevoli e meno piacevoli, della nostra comunità.
SANT’ANGELO DEL PESCO, MOLISE. I balconcini di P’ppnella e Marianucc’. Un quadro di una vita intensamente vissuta. – vivisantangelo / Oreste Di Cristino
Tuttavia, mentre ci immergiamo nei ricordi di P’ppnella e Marianucc’, ci viene ricordato che la vita, simile al fluire inarrestabile del tempo, continua il suo corso inesorabile. La piccola casetta, un tempo pervasa da gioia e amore, adesso giace in silenzio, avvolta da un’aura malinconica. Le piccole finestre, i balconcini e la porta che non si chiudeva mai, sono rimasti immobili nel corso del tempo, trasformandosi in un simbolo di un’epoca ormai trascorsa. Autentiche testimonianze di storie vissute.
La casetta di P’ppnella e Marianucc’, ormai vuota e abbandonata, sembra aspettare un nuovo capitolo nella sua storia.