L’ultima foglia

SANT'ANGELO DEL PESCO, MOLISE. L'ultima foglia in Via Pisanelli. – vivisantangelo / Oreste Di Cristino

Un lampione solitario e silenzioso, come una meridiana, sembra simboleggiare il passare del tempo in questo periodo di transizione tra l’estate e l’inverno. Fino a pochi giorni fa, gli alberi intorno erano rigogliosi e vivaci. L’autunno sta lasciando il suo segno indelebile, tingendo le foglie prima di farle cadere. Tranne una sola foglia ancora aggrappata tenacemente a un ramo nudo e spoglio, come se si rifiutasse di arrendersi all’arrivo della stagione fredda. Un piccolo segno di resistenza, un ultimo sussulto di vita prima della lunga dormita che attende la natura.

L’autunno, una stagione di transizione, porta con sé malinconia e nostalgia, ma anche la promessa di nuovi inizi. È un periodo di riflessione, di preparazione per l’inverno, ma anche di ammirazione per la bellezza effimera della vita. Forse, in mezzo alla malinconia e alla nostalgia, possiamo trovare la bellezza di un momento di transizione, proprio come quella foglia solitaria che resiste con forza al vento di un inverno imminente.

SANT’ANGELO DEL PESCO, MOLISE. Il paesello in un periodo in cui ci soffermiamo a riflettere e prepararci per il lungo inverno, ma anche a contemplare la bellezza fugace della vita. Forse, in mezzo alla malinconia e alla nostalgia, possiamo scoprire la bellezza intrinseca di un momento di transizione. – vivisantangelo / Oreste Di Cristino

Nel cuore di questo scenario incantato, il lampione solitario è ancora spento. La sua presenza non passa inosservata, poiché la sua ombra si riflette sul terreno sotto la luce di un ultimo sole autunnale. Ma la vera protagonista di questa scena è una foglia coraggiosa che continua a resistere con perseveranza e resilienza. Alla fine però, nonostante il suo coraggio, dovrà cedere al vento gelido di un inverno che si avvicina silenzioso ma implacabile. E sarà proprio questa foglia, l’ultima a cadere, a sancire ufficialmente l’arrivo di un lungo inverno che sembra prolungarsi all’infinito.

Un’inverno che qui nel paesello sembra durare un’eternità. Schiaccia e soffoca ogni cosa. Le strade diventano desolate e il cielo diventa sempre più grigio, mentre i lampioni illuminano le strade con la loro luce malinconica.

SANT’ANGELO DEL PESCO, MOLISE. Un inverno interminabile che sembra aver preso il sopravvento qui nel piccolo paese, lasciando le sue strade deserte e i lampioni che di notte illuminano le vie con la loro luce malinconica. – vivisantangelo / Oreste Di Cristino

In questa scena malinconica e triste c’è una bellezza che si nasconde nella malinconia delle cose che finiscono. Un momento di pausa, di riflessione e di attesa. E mentre il lampione, con la sua luce fioca e tremola, continua a farci strada e a illuminare il sentiero nella lunga e cupa quiete invernale c’è la speranza che presto arrivi la primavera che con il suo tepore e la sua vitalità risveglia la natura, riportando vita e calore a un paesello vuoto e infreddolito.