A meno 7 gradi, la stazione di Kemi in Finlandia è ricoperta da una sottile ghiaccio che sembra essersi leggermente polverizzata durante la notte. Appena scesi dal treno che collega Helsinki a Rovaniemi, di mattina presto, si respira un’aria gelida. Ma per gli abitanti di questa cittadina situata sulle rive del Golfo di Botnia, proprio alla foce del fiume Kemijoki, il clima sembra essere insopportabilmente mite. « Di solito siamo vicini a meno 30 gradi a metà gennaio. La Finlandia settentrionale è solitamente fredda e rigida in inverno », ci spiega un passante, avvolto nel suo giubbotto polare, ma che tuttavia anche lui non sembra apprezzare tanto la temperatura mattutina.

Finland: Jyväskyla, Kemi, Rovaniemi

Il modello scolastico finlandese è spesso considerato un esempio da seguire in tutta Europa. Ma in pochi comprendono davvero le ragioni che permettono di collocare la Finlandia, nell’immaginario comune, tra le migliori nazioni in termini di benessere e istruzione. Per approfondire la questione abbiamo incontrato due specialisti dell’Università di Jyväskylä, due mesi prima delle elezioni legislative del 2 aprile per rieleggere 200 deputati del Parlamento finlandese.

Australia e Nuova Zelanda. È da qui che il gruppo Meta (la società americana che controlla Facebook, Instagram, WhatsApp, Messenger…) lancia il futuro di Facebook e dei social network in generale. Un nuovo servizio a pagamento, ma facoltativo, che consente agli utenti di Facebook e Instagram di avere un account verificato in abbonamento, il Meta Verified. Un modello molto simile a quello di Twitter annunciato qualche tempo fa.

MATTIA PIFFARETTI, Psicologo dello Sport

𝗔𝘁𝗹𝗲𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 “𝘇𝗲𝘁𝗮”
La generazione di Internet, dei social network e della rete, nata durante un periodo di recessione economica ha sviluppato un nuovo rapporto con il mondo agonistico sportivo con metodi completamente innovativi per affrontare le grandi sfide…

Ginevra, 4 dicembre 2022

Nell’ambito del festival del cinema palestinese “Palestine, Filmer C’est Exister“ abbiamo incontrato a Ginevra il giovane regista palestinese Wisam Al Jafari. Un bellissimo pomeriggio passato insieme: una interessante intervista, una lunga chiacchierata, un buon caffè e tanta voglia di raccontare la sua Palestina, le sue storie e i suoi film. Ha dato ampio spazio alla sua visione, alla sua creatività, alla sua immaginazione, all’umorismo, alle sue convinzioni, ma soprattutto alle sue speranze e di tutti quelli che vivono in Cisgiordania, a Gaza e nei Paesi d’esilio che li hanno ospitati.