Storie di paese: una serie di aneddoti per fare un salto immaginario nel passato, quando il tempo scorreva più lentamente e le persone si ritrovavano unite per condividere momenti di serenità. A Sant’Angelo del Pesco, non c’era ancora la TV. Ed era un periodo che si poteva tranquillamente riflettere, liberare la propria fantasia, chiacchierare e qualche volta pure ascoltare. Piccoli aneddoti di vita quotidiana, tra le case dove le donne stendevano i panni alle ringhiere e gli angoli della strada e dove i pensionati formano piccoli gruppi nelle panchine della piazza dando vita a tantissime storie per poi raccontarle la sera al bar. L’arte della conversazione dove l’ascolto era attento e le connessioni autentiche. Chiacchiere e storie… tra realtà e fantasia.
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« È notte. Le strade sono deserte. Il pazzo del paese irrompe nella piazza vuota, gridando: “La piazza è mia”, la piazza è mia”. È una delle scene più belle del film “Nuovo Cinema Paradiso“ di Giuseppe Tornatore. »
Quando di qualcuno si dice « ha fatto la storia del paese ».
Oggi 19 dicembre 2022 e Don Vincenzo ci lasciava esattamente dodici anni fa. Un testimone e un protagonista delle nostre piccole e grandi storie. Un pezzo della nostra adolescenza (e non solo) e per i giovani di allora, il professore di tutte le materie. Un ricordo e un omaggio in questa breve introduzione biografica.
Una natura di straordinaria bellezza, storia e tradizioni centenarie, beni e siti archeologici di un passato di grande prestigio, una varietà di paesaggi costieri e montani, un patrimonio boschivo oggetto di studio delle scuole internazionali di forestazione per la grande quantità di abeti bianchi e di faggeti, profumi e sapori di forti tradizioni alla vita contadina e al lavoro nei campi… Parliamo del piccolo Molise con i suoi minuscoli paesetti di montagna, quasi inaccessibili: posti poco conosciuti con piccole finestrelle ancora tutte da aprire. La regione più piccola, ma una delle più belle della nostra meravigliosa Italia.
Quando si parla di tramonti si pensa sempre a quelli visti in posti lontani e sperduti del mondo. Di tramonti belli ne ho visti tanti: nel deserto Khor Al-Adaid in un angolo sud-orientale del Qatar dove l’oceano incontra il deserto e puoi andarci solo con un fuoristrada (4×4); quello mozzafiato della costa atlantica del Marocco nella spiaggia Plage Oudayas a guardare il sole che affonda nell’Oceano Atlantico.
Una di quelle notti infinite in un misterioso fascino notturno. In una piazza surreale e deserta ammiravo il fascino dei lampioni accesi. L’orologio del campanile segnava mezzanotte e venti e l’unico rumore erano i click della mia fotocamera.
Della vita ricordiamo solo piccoli momenti, i più emozionanti, quelli che per noi simboleggiano qualcosa. Questo perché il nostro cuore e la nostra mente interpretano l’informazione per poi razionalizzarla in quello che, secondo noi, è importante e in quello che non lo è. E se riuscissimo a catturare l’ordinario con una diversa prospettiva ed una attenta presentazione fotografica in modo tale che questo diventi straordinario e offrirlo poi a chi fino allora lo considerava solo ordinario?
Sant’Angelo del Pesco, 14 febbraio 2005
L’ultimo scatto prima di lasciare Sant’Angelo a notta fonda e in piena bufera. Lasciamo un paese buio e misterioso, malinconico, smarrito, surreale e deserto – ma magico, romantico, mistico, poetico, ordinario e straordinario nello stesso tempo – …e per me talmente bello che non riesco neanche a spiegarmi in che consiste la sua bellezza. A volte, non sono nemmeno sicuro se sia così bello per davvero !
In una “Casetta dell’Acqua”, direttamente da una sorgente, arriva “L’Acqua degli Angeli”. Un’acqua buona per tutti. Sicura, controllata, economica, ma anche rispettosa dell’ambiente. Ottima iniziativa. Io personalmente, per il riempimento, ho fatto una tessera ed ho acquistato un cestello con 6 bottiglie di vetro con tappo meccanico presso l’ufficio comunale.
La riduzione degli alberi da frutto e dell’agricoltura in generale negli ultimi decenni ha modificato profondamente il nostro paesaggio cambiando letteralmente anche il nostro stile di vita.
A Sant’Angelo del Pesco siamo andati a visitare il frutteto di Francesco Di Nucci durante la raccolta delle noci per approfondire ulteriormente le nostre conoscenze sulla frutticoltura santangiolese con particolare riguardo alla raccolta di castagne, noci, ciliege, susine… in un contesto territoriale particolarmente adatto a tali coltivazioni.