Della vita ricordiamo solo piccoli momenti, i più emozionanti, quelli che per noi simboleggiano qualcosa. Questo perché il nostro cuore e la nostra mente interpretano l’informazione per poi razionalizzarla in quello che, secondo noi, è importante e in quello che non lo è. E se riuscissimo a catturare l’ordinario con una diversa prospettiva ed una attenta presentazione fotografica in modo tale che questo diventi straordinario e offrirlo poi a chi fino allora lo considerava solo ordinario?

Sant’Angelo del Pesco, 14 febbraio 2005
L’ultimo scatto prima di lasciare Sant’Angelo a notta fonda e in piena bufera. Lasciamo un paese buio e misterioso, malinconico, smarrito, surreale e deserto – ma magico, romantico, mistico, poetico, ordinario e straordinario nello stesso tempo – …e per me talmente bello che non riesco neanche a spiegarmi in che consiste la sua bellezza. A volte, non sono nemmeno sicuro se sia così bello per davvero !

In una “Casetta dell’Acqua”, direttamente da una sorgente, arriva “L’Acqua degli Angeli”. Un’acqua buona per tutti. Sicura, controllata, economica, ma anche rispettosa dell’ambiente. Ottima iniziativa. Io personalmente, per il riempimento, ho fatto una tessera ed ho acquistato un cestello con 6 bottiglie di vetro con tappo meccanico presso l’ufficio comunale.

La riduzione degli alberi da frutto e dell’agricoltura in generale negli ultimi decenni ha modificato profondamente il nostro paesaggio cambiando letteralmente anche il nostro stile di vita.

A Sant’Angelo del Pesco siamo andati a visitare il frutteto di Francesco Di Nucci durante la raccolta delle noci per approfondire ulteriormente le nostre conoscenze sulla frutticoltura santangiolese con particolare riguardo alla raccolta di castagne, noci, ciliege, susine… in un contesto territoriale particolarmente adatto a tali coltivazioni.