La fonte dei panni: un ritrovo di vita e storie

SANT’ANGELO DEL PESCO, MOLISE. Il lavatoio pubblico (Fonte dei panni ) di una volta si rispecchia sotto la luce calda di un lampione, testimone silenzioso di storie e tradizioni di un tempo. – vivisantangelo / Oreste Di Cristino

Il lavatoio pubblico di una volta era una struttura che svolgeva un ruolo cruciale nella vita quotidiana dei piccoli paesi, specialmente in Europa, fino a circa la metà del XX secolo. Prima dell’avvento delle moderne lavatrici, i lavatoi erano il luogo dove le persone, prevalentemente donne, si recavano per lavare i vestiti e gli altri tessuti domestici.

SANT’ANGELO DEL PESCO, MOLISE. Il passato che incontra il presente: la fonte dei panni è ancora lì orgogliosa, a raccontare la vita quotidiana di un’epoca ormai lontana. – vivisantangelo / Oreste Di Cristino

Queste strutture erano spesso costruite vicino a sorgenti d’acqua naturale o canali artificiali, in modo da avere un rifornimento continuo e abbondante di acqua. I lavatoi pubblici non erano solo luoghi funzionali per il lavaggio dei panni, ma anche importanti centri sociali, dove le donne del villaggio si incontravano, scambiavano novità, pettegolezzi, e si supportavano a vicenda. In molti casi, il lavatoio diventava così un luogo di coesione sociale, riflettendo le dinamiche e le gerarchie della comunità.

SANT’ANGELO DEL PESCO, MOLISE. La memoria pietrificata del paese: la fonte dei panni, un tempo cuore pulsante della comunità, resiste silenziosa tra i vicoli deserti che narrano secoli di storia. – vivisantangelo / Oreste Di Cristino

Nel 1905, Sant’Angelo del Pesco vide sorgere un elegante lavatoio pubblico, per noi santangiolesi “la fonte dei panni“, un’opera architettonica interamente costruita in pietra, dotata di due ampi ingressi laterali e due finestre che ne illuminavano l’interno. L’acqua necessaria per il funzionamento del lavatoio veniva convogliata direttamente dalla fontana della piazza e, dopo essere stata utilizzata, scorreva verso un rigoglioso orto, conosciuto affettuosamente dai santangiolesi come “Il Giardino“. Per le donne di Sant’Angelo del Pesco, ritrovarsi alla “fonte dei panni“ per lavare i panni era più di una semplice necessità; era un rito sociale, un momento di condivisione che trasformava questo spazio in un luogo vitale della comunità.

SANT’ANGELO DEL PESCO, MOLISE. Sotto un manto di neve che avvolge il tempo, la fonte dei panni riposa nel silenzio invernale. Memorie gelate, ma mai dimenticate. – vivisantangelo / Oreste Di Cristino

Cariche di tinozze traboccanti di panni sporchi, per noi santangiolesi “l’ bagnarol“, le donne di Sant’Angelo del Pesco iniziavano il loro quotidiano lavoro di lavaggio. L’atmosfera si animava con racconti e aneddoti paesani, un misto di realtà e fantasia, che si mescolavano al rumore dell’acqua mentre i panni venivano strofinati e risciacquati sul canale di pietra. La “fonte dei panni“ era un luogo di vita, di notizie e di pettegolezzi. Era il luogo delle storie che conferiva a ogni racconto un’aura di veridicità.

Fino agli anni ’70, il lavatoio pubblico di Sant’Angelo del Pesco rimase un luogo di uso quotidiano per la comunità. Tuttavia, a partire da quel decennio, l’attività cominciò progressivamente a diminuire, segnando un lento ma inesorabile declino nell’utilizzo di questo spazio storico.

SANT’ANGELO DEL PESCO, MOLISE. La fonte dei panni nella sua intimità. Luce e pietra, dove l’acqua ha scolpito ricordi e storie nella quiete del piccolo paesello. – vivisantangelo / Oreste Di Cristino

Con l’avanzare del progresso tecnologico e la crescente diffusione delle lavatrici personali, l’utilizzo del lavatoio pubblico diminuì drasticamente, culminando nell’abbandono completo di questa struttura storica. Negli anni novanta, la “fonte dei panni“ di Sant’Angelo del Pesco cominciò a manifestare segni tangibili di degrado. La generale incuria aveva lasciato tracce evidenti: pietre scalfite dal tempo e dalle intemperie, acqua che si infiltrava da tutte le parti.

Questa immagine, così desolante agli occhi della comunità, spinse l’amministrazione comunale di allora a prendere una decisione coraggiosa: seguire un percorso di salvaguardia e restauro. Tale scelta avviò un ambizioso progetto di recupero, mirato a conservare e perpetuare nel tempo le storie e le emozioni legate a questo simbolo storico del lavoro femminile.

SANT’ANGELO DEL PESCO, MOLISE. Finestra sul passato: un dettaglio della fonte dei panni, dove l’architettura di pietra si fonde con il ritmo quotidiano di un borgo immutato nel tempo. – vivisantangelo / Oreste Di Cristino

Oggi, il lavatoio pubblico di Sant’Angelo del Pesco è considerato un monumento storico, simbolo del paese e testimone tangibile della vita quotidiana passata. Mantenuto con cura, questo sito è parte integrante del patrimonio culturale e storico, rappresentando un ricordo vivido di un modo di vivere comunitario ormai scomparso.