Nel cuore dell’Alto Molise, a Sant’Angelo del Pesco, si erge un angolo di natura incontaminata che mescola tradizione e novità. A 850 metri di altitudine, un pianoro panoramico, la zona “Tre Croci“, accoglie i visitatori con un fascino primordiale e una bellezza che invita alla riflessione. Una solida base di pietra con tre croci in ferro battuto, domina il paesaggio, con la rupe di Pescopennataro da un lato e il monte di Sant’Angelo dall’altro. Da questo punto, lo sguardo si perde nell’immensità dove lo sguardo può abbandonarsi ad una rilassante osservazione di tutta la zona sottostante. Giù in basso c’è Sant’Angelo del Pesco.
Sant’Angelo del Pesco, Molise – A 850 metri di altitudine, un pianoro panoramico, “Tre Croci“, accoglie i visitatori con un fascino primordiale e una bellezza che invita alla riflessione. – vivisantangelo / Oreste Di Cristino
Sant’Angelo del Pesco, Molise – Tra sacralità e meraviglia, una base di pietra con tre croci in ferro battuto, domina il paesaggio, – vivisantangelo / Oreste Di Cristino
Percorrendo la stretta Via Pisanelli, immersa tra casette pittoresche e angoli nascosti che raccontano il fascino autentico della vita rurale di un tempo, e proseguendo verso le alture del paesello, si giunge alla zona “Tre Croci“, dove la natura si manifesta in tutta la sua splendida purezza. Un’alternativa è percorrere Via Madonna. Superato il centro abitato e poco prima del viale che conduce al cimitero, un sentiero campestre si dirama verso il bosco, offrendo un paesaggio selvaggio e magnifico. Lungo questo percorso, si susseguono panorami mozzafiato che svelano a poco a poco tutta la bellezza del luogo.
Sant’Angelo del Pesco, Molise – Immerso nella natura rigogliosa, un cavallo elegante si erge fiero dietro una recinzione semplice e rustica. Il suo sguardo, attento e vigile, comunica curiosità e una certa maestosità. – vivisantangelo / Oreste Di Cristino
A Sant’Angelo del Pesco, i cavalli hanno da sempre avuto un ruolo fondamentale nelle attività rurali, essendo una risorsa preziosa per il lavoro agricolo e il trasporto. Negli ultimi decenni, questi nobili animali sono stati rivalutati come veri e propri compagni. Alcuni appassionati hanno iniziato a reintrodurli negli allevamenti, riscoprendo e rinnovando il legame uomo-cavallo. Questa rinnovata passione ha trasformato l’esperienza di interazione con la natura, facendo nascere una profonda connessione con questi animali, condivisa con altri che nutrivano lo stesso amore. Il cavallo è stato oggetto di cure e di amore, in un nuovo modo di vivere la natura, la storia e la cultura di un luogo.
Sant’Angelo del Pesco, Molise – Cavalli che pascolano tranquillamente in un verde prato della zona “Tre Croci“ circondati dalla natura rigogliosa in un paesaggio rurale, con un accenno di vegetazione autunnale. – vivisantangelo / Oreste Di Cristino
Nel cuore di questa rinascita, la zona “Tre Croci“ ha visto l’emergere di un centro equestre, dedicato soprattutto ai cavalli montani, alimentato dalla partecipazione privata e dal fervore locale. Nonostante le difficoltà incontrate nel tempo, che hanno visto l’iniziativa sfumare gradualmente, ancora oggi alcuni eco di quella presenza persistono. Il suono occasionale di un nitrito interrompe il silenzio, rimanendo testimone di un’era quasi tramontata, in una terra che ha dovuto, malgrado tutto, ridimensionare le sue ambizioni equestri.
Sant’Angelo del Pesco, Molise – Due possenti cavalli pascolano pacificamente sulle colline della zona “Tre Croci“, circondati dalla vegetazione rigogliosa di un paesaggio senza tempo. – vivisantangelo / Oreste Di Cristino
Così, nella pittoresca zona “Tre Croci“, un tempo teatro delle andature maestose dei cavalli al pascolo, oggi si svela una scena del tutto nuova e vivace. Una decina di alpaca, docili camelidi dallo sguardo incuriosito, pascolano tranquillamente, infondendo vita a quest’area verde e rigogliosa. Questo cambiamento fa parte di un’iniziativa unica: il primo allevamento di alpaca a Sant’Angelo del Pesco, Un’idea che nasce dalla passione per la natura di un’appassionata, decisa a portare una ventata di freschezza nel panorama locale. Questa transizione non solo rinnova il paesaggio locale, ma introduce anche un elemento di sorprendente novità nel tessuto agricolo della regione.
Sant’Angelo del Pesco, Molise – Immerso nella natura selvaggia, un alpaca dal manto chiaro si nasconde parzialmente dietro rami secchi e sterpaglie, osservando curioso il mondo che lo circonda. – vivisantangelo / Oreste Di Cristino
Sant’Angelo del Pesco, Molise – Un gruppo di alpaca, immerso nel verde, si muove con grazia all’interno di un recinto. Un momento che cattura l’essenza di un piccolo mondo rurale, dove la natura e gli animali convivono in armonia. – vivisantangelo / Oreste Di Cristino
L’iniziativa trasforma significativamente la fauna locale, introducendo un elemento di novità che arricchisce l’area trasformandola in un’oasi di serenità. I visitatori si trovano immersi in un’esperienza unica, avvolti dal verde lussureggiante del paesaggio circostante, che offre un rifugio tranquillo dalla frenesia quotidiana. Questa evoluzione è un chiaro esempio di come l’innovazione possa integrarsi armoniosamente con le tradizioni, infondendo nuova vita e prospettive fresche in una regione intrisa di storia. Un’opportunità per osservare come il cambiamento, se ben guidato, possa arricchire il patrimonio culturale di un luogo, mantenendo al contempo un legame rispettoso con il suo passato.
Sant’Angelo del Pesco, Molise – Un alpaca pascola tranquillo tra l’erba fresca. I raggi del tramonto accarezzano il paesaggio, creando un’atmosfera di serenità rurale, un momento quotidiano ma incantato, dove la natura continua il suo eterno ciclo indisturbata dalla presenza umana. – vivisantangelo / Oreste Di Cristino
Nell’atmosfera quasi mistica della zona “Tre Croci“, dove il passato equestre echeggia tra i ricordi e la presenza tranquilla degli alpaca aggiunge un tocco di dolcezza, Sant’Angelo del Pesco emerge come un crocevia di tradizione e innovazione. In questo luogo, la maestosità del paesaggio si fonde armoniosamente con nuove iniziative che arricchiscono e vivificano il territorio. È un’interazione che testimonia come il patrimonio culturale possa evolversi, accogliendo l’innovazione senza rinunciare alle sue radici storiche, offrendo un panorama rinnovato ma rispettoso del passato.