Può l’intelligenza artificiale sostituire Photoshop?

AI or Photoshop? Oreste Di Cristino

…e in che modo l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando Photoshop?

Ecco una delle tante domande che abbiamo posto ai nostri interlocutori nell’ultimo convegno AI tenutosi a Ginevra qualche settimana fa.

Già nel 2022, un’anno fa, si parlava che il 2023, sarebbe stato l’inizio della fine per Photoshop. Non è stato così e neanche lo sarà in futuro. Il business della fotografia è sempre più in espansione e il suo futuro è così brillante che non scomparirà molto presto. Di certo cambieranno gli strumenti di come crearla e soprattutto il modo di come farla.

Recentemente Adobe ha lanciato sul mercato Adobe Firefly, una serie di programmi creativi di intelligenza artificiale generativa. Strumenti che una volta integrati in un software Adobe, consentirà agli utenti di trasformare e migliorare in modo significativo i loro flussi di lavoro creativi quando lavorano con programmi come ad esempio Photoshop. I plug-in Machine Learning Art per Photoshop, noti anche come « plug-in AI« , sono quei programmi che permettono di aggiungere alle foto nuovi effetti generati da intelligenza artificiale quando si eseguono determinati lavori che Adobe Photoshop da solo non può fare. Adobe Firefly sarà uno strumento straordinario per la creazione di immagini, che Adobe metterà in diretta concorrenza con Midjourney, lo strumento AI già ampiamente utilizzato è disponibile su Discord.

Oggi, Midjourney è uno dei principali attori nel mondo delle immagini generate dall’intelligenza artificiale grazie alla sua capacità di produrre immagini visivamente sbalorditive e realistiche che sono accattivanti e artistiche. Con il recente rilascio della sua versione V5, la piattaforma vanta ora una gamma di nuove ed entusiasmanti funzionalità soprattutto per gli artisti che vedendo stimolata la loro creatività avranno nuovi spunti per nuovi progetti.

Allora qual è la differenza tra Midjourney e Adobe Firefly (Photoshop)?

Entrambi i generatori di immagini Midjourney e Adobe Firefly funzionano generando immagini in base alle richieste che vengono date in forma di descrizioni testuali, i prompt. In entrambi gli strumenti, gli utenti possono aggiungere parole specifiche e codici per influenzare lo stile, il genere e il contenuto dell’immagine. Entrambi possono creare variazioni basate sulle immagini generate. L’utente ha il controllo su vari aspetti dell’immagine generata, come le proporzioni, il livello di “fotorealismo“ e il grado di “astrazione“. Inoltre, questi strumenti generativi sono mirati agli artisti che cercano di usarli come strumenti creativi per generare lavoro piuttosto che fare affidamento su di essi per la creazione su vasta scala.

Si pensava che Midjourney fosse principalmente adatto per generare immagini artistiche e sembrava faticasse molto a produrre immagini fotorealistiche. Tuttavia, con il rilascio di Midjourney V5, tutto questo è stato smentito, poiché lo strumento può ora generare immagini spesso indistinguibili dalle fotografie reali. Va pure detto che entrambi questi strumenti, Midjourney e Adobe Firefly sono estremamente potenti e hanno il potenziale per migliorare e semplificare in modo significativo i flussi di lavoro creativi. Inoltre, queste tecnologie sono ancora nelle loro fasi iniziali, il che implica che verranno continuamente apportati miglioramenti.

Dal canto suo Adobe Firefly, una volta completamente sviluppato, si integrerà perfettamente con Photoshop e con tutti i programmi del pacchetto Adobe già esistenti, rendendolo una scelta conveniente per coloro che già utilizzano il software Adobe. Al contrario, Midjourney è attualmente più abile nel generare immagini in risposta alle descrizioni testuali dell’utente, in particolare con le nuove impostazioni avanzate disponibili in Midjourney V5, che producono immagini altamente realistiche.

Midjourney rimane per il momento uno strumento di generazione immagini e probabilmente in futuro anche di generazione testi. Adobe Firefly, invece, sarà solo una parte importante di un toolkit più ampio: i cosiddetti plug-in AI che permettono a Photoshop di generare anche immagini d’intelligenza artificiale oltre alle sue funzioni di base in grado di effettuare ritocchi di qualità altamente professionali alle immagini e continuare a offrire strumenti che permettono di emulare le tecniche utilizzate nei laboratori fotografici. Ed è questa la differenza fondamentale tra Midjourney e Photoshop.

E il futuro della fotografia? La fotografia non morirà ma cambierà il suo scopo. Il nuovo ruolo dei fotografi sarà quello di documentare e autenticare i dati delle loro fotografie che vengono poi utilizzati per “addestrare“ i modelli dell’intelligenza artificiale. Man mano che le potenti macchine AI diventano più precise, saranno necessari sempre più dati per “addestrarle“. Ciò significa che sempre più fotografi di alto livello lavoreranno per l’intelligenza artificiale e tutti i loro contenuti fotografici del mondo intero saranno archiviati come dati di “addestramento“ per l’AI!

La nuova generazione AI sarà sempre più confrontata con i progressi nell’intelligenza artificiale generativa. Già oggi, giorno dopo giorno si vede un impatto senza precedenti che rappresenta un punto di svolta sulla forza lavoro globale e per l’istruzione. Un fenomeno che riguarda tutti: governi, datori di lavoro, educatori, lavoratori, studenti, artisti e naturalmente fotografi.