Un’immersione nel mondo dell’Intelligenza Artificiale per seguire più da vicino i suoi sviluppi: da Midjourney a ChatGpt passando per Google Bart e gli ultimi chatbot. La domanda che ricorre spesso è: l’IA, in fotografia, cambierà i paradigmi della nostra creatività?
L’Intelligenza Artificiale generativa (Generative AI) è una tecnologia in grado di produrre contenuti di diversi formati – testuali, audio o visivi – a partire da testi descrittivi, i cosiddetti “prompt“, che vengono forniti dagli stessi utenti/autori che richiedono una determinata immagine. I “prompt“ possono essere in formato testo ma anche in formato immagine. Allo stato attuale, è l’utente che deve dare al sistema il suo “prompt“ (testi descrittivi o immagine) al fine di produrre e ottenere l’immagine richiesta. Con le tecnologie sempre più avanzate, in futuro avremo dei risultati non facile da distinguere da fotografie e immagini vere. Per i fotografi una vera e difficile, ma creativa e professionale, sfida epocale. Siamo ormai nell’era dell’Intelligenza Artificiale ed è necessario capire come questa nuova modalità possa essere utilizzata e sfruttata al meglio dai professionisti.
Ecco alcuni esempi dove un’immagine prodotta da IA può essere estremamente utile per documentare e illustrare posti estremi e di difficile accesso e allo stesso tempo essere complementare alla fotografia:
Foto 1 – Con una guida esperta, a fine Gennaio 2023, eravamo nel Korouoma Canyon della Lapponia finlandese. Un percorso difficile e impervio. Una traversata a piedi di 5 ore ad una temperatura di meno 22° gradi e uno zaino di circa 35 kg sulle spalle. La nostra finalità era quella di catturare emozioni e documentare una bellezza naturale ed estrema di una parte del nostro pianeta. Con attrezzatura Nikon e con l’aiuto di un teleobiettivo per catturare, dove possibile e accessibile, immagini esclusive e suggestive. La foto 1 mostra uno dei tantissimi scatti effettuati in zone accessibili e relativamente sicure.
Foto 1 – Il parco nazionale del Korouoma Canyon nella Lapponia finlandese – © leMultimedia.info / Oreste Di Cristino [January 2023, Korouoma Canyon, Finland]
Foto 2 – Con l’aiuto dell’Intelligenza Artificiale e con una descrizione dettagliata della nostra guida siamo riusciti a generare un’immagine di illustrazione per documentare il nostro articolo. Una zona non molto lontana dalla nostra postazione, ma impossibile da raggiungere perché completamente nascosta ed estremamente pericolosa. Una zona impervia e selvaggia nella profondità del canyon. Un esempio pratico di come un’immagine generata da IA possa completare in modo esaustivo aggiungendo allo stesso tempo un valore particolare e unico ad altre fotografie per la stesura di un racconto.
Foto 2 – Una zona nascosta e inaccessibile del parco nazionale del Korouoma Canyon nella Lapponia finlandese – Immagine generata con l’aiuto dell’Intelligenza Artificiale da leMultimedia.info / Oreste Di Cristino [Realizzato con Midjourney]
È ben noto che i progressi nel campo della fotografia digitale sono avvenuti ad alta velocità ed è anche bene ricordare che proprio la tecnologia, negli ultimi decenni, è stata la causa di un abbassamento della qualità nel campo della fotografia.
Ad ogni modo, anche se i timori avranno sempre i loro argomenti, resto convinto che gli strumenti basati sull’IA non potranno mai distruggere la creatività, ma al contrario porteranno nuove idee per creare nuovi orizzonti e suggerire un altro tipo di creatività: una creatività basata sull’Intelligenza Artificiale in sinergia con l’intelligenza e l’intelletto dell’autore. Un connubio che porterà a una creatività “fuori dai limiti“.
L’IA, con i suoi programmi sempre più avanzati è in grado di generale immagini da semplici descrizioni testuali ed è proprio questa la novità che sta creando qualche preoccupazione e scompiglio nel mondo artistico e professionale, in particolare fra i fotografi che si chiedono se presto saranno senza lavoro. Ma non commettiamo l’errore di credere che tutti i fotografi scompariranno. Alcuni di loro saranno lasciati ai margini per il semplice fatto di rifiutare categoricamente l’idea di entrare nel mondo dell’Intelligenza Artificiale usandola più come avversario piuttosto che come punto di ripartenza. E sono proprio loro ad essere particolarmente a rischio di perdere il passo che andrà ben oltre una sfida generazionale. Il fenomeno IA può essere molto divertente ma senza alcun dubbio anche molto pericoloso. Siamo di fronte a una “magia“ della creazione che darà non pochi problemi a tutti colori che non riescono ad adattarsi al cambiamento di questa nuova evoluzione epocale.
Naturalmente l’abilità per generare le giuste richieste da sottoporre ai sistemi IA è di vitale importanza per la creazione di un’immagine e va al di là di una semplice didascalia. Più dettagliati e creativi sono gli input, tanto migliori saranno i risultati finali. Una nuova “arte“: l’arte della creazione di una richiesta in forma di descrizione testuale che insieme a determinati codici sarà poi la base per la creazione di un’immagine di qualità. Attualmente, però, l’IA non è (ancora) in grado di competere con la qualità di una fotografia realizzata dalla creatività e dall’intelletto umano di un bravo professionista.
Al momento l’Intelligenza Artificiale in fotografia viene utilizzata soprattutto per creare immagini realistiche di edifici che ancora non esistono o paesaggi che non sono accessibili al pubblico, una sorta di rendering (una Polaroid del passato) che realizza immagini descrivendo quello che si vorrebbe vedere in una realtà ma che non esiste ancora. Inoltre, l’IA può essere anche utilizzata per modificare immagini esistenti, rimuovendo elementi indesiderati o migliorando la qualità dell’immagine.
Ecco altri due esempi dove un’immagine prodotta da IA è risultata utile per documentare e illustrare un posto di difficile accesso per la fotografia tradizionale:
Foto 3 – Fine Gennaio 2023. Ci imbarchiamo su una nave rompighiaccio per una sessione fotografica a dir poco straordinaria sullo splendido scenario del Mar Baltico completamente ghiacciato. Eravamo nella parte più a nord del Baltico in territorio svedese. La nostra finalità era quella di catturare emozioni per descrivere uno scenario di distese di ghiaccio marino nei mari artici ed essere testimoni dell’enorme potenza sviluppata per la rottura del ghiaccio. Dopo alcune ore di navigazione, in un punto ritenuto sicuro dal capitano, siamo scesi per una sosta fotografica sulla spessa banchisa di ghiaccio del Baltico. Con attrezzatura Nikon e con l’aiuto di un obiettivo grandangolare abbiamo immortalato da vicino l’enorme, pesante e spettacolare rompighiaccio in tutta la sua straordinaria bellezza. Uno dei tanti scatti effettuati in questa zona ritenuta sicura e accessibile.
Foto 3 – La banchisa (ghiaccio marino) del Mar Baltico – © leMultimedia.info / Oreste Di Cristino [January 2023, Baltic Sea, Sweden]
Foto 4 – Qualche ora più tardi, volevamo illustrare il nostro articolo, con una foto del passaggio della rompighiaccio nella sua rotta con il ghiaccio frantumato e galleggiante sul Mar Baltico. Una zona proibitiva per un accesso sulla banchisa. Con l’aiuto dell’Intelligenza Artificiale e con una descrizione dettagliata di tutto quello che stavamo vedendo e osservando siamo riusciti a generare un’immagine di illustrazione molto vicina alla realtà. Un altro esempio concreto di come l’IA possa completare e dare un valore aggiunto alla fotografia tradizionale.
Foto 4 – In una zona del Mar Baltico dove l’accesso alla banchisa era ritenuto estremamente pericoloso – Immagine generata con l’aiuto dell’Intelligenza Artificiale da leMultimedia.info / Oreste Di Cristino [Realizzato con Midjourney]
L’IA sta comunque cambiando il modo in cui le immagini vengono create e utilizzate. Siamo solo l’inizio di questo cambiamento. Di certo, in futuro, nuove tecnologie consentiranno di creare immagini ancora più realistiche e sorprendenti che sembrano scattate da una fotocamera. La fotografia tradizionale con un fotografo che prima di scattare pianifica attentamente la composizione per raggiungere l’uniformità e migliorare l’impatto della sua fotografia, imposta i parametri della sua fotocamera per una corretta esposizione, continua ad essere un’arte e una forma di espressione. L’IA può solo aiutarci a migliorare la qualità della nostra fotografia e probabilmente a rimuovere quelle zone nella fotografia che sono indesiderate. Ma non può mai sostituire la creatività, l’occhio artistico e la passione di un fotografo. Bisogna, però, garantire che il potenziale innovativo e positivo di questa tecnologia venga usato in modo etico, costruttivo e responsabile. Le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale sono infinite e solo con una “sana“ paura possiamo evitare che queste potenzialità vengano utilizzate in maniera negativa.