Una serata di fine estate in un caffè all’aperto, in un ambiente teatrale a grandezza naturale, un leggero venticello ci fa compagnia. Siamo nella Grand’Place di Bruxelles, la bellissima capitale nel cuore dell’Europa.
In tre anni di intense coperture mediatiche abbiamo girato il Qatar in lungo e in largo. I nostri reportage in Qatar erano concentrati su eventi sportivi di questi ultimi anni nel mondo dell’atletica leggera (un campionato del mondo compreso). Dopo i tanti reportage sportivi, vogliamo ora raccontare anche un’altro Qatar e su tutto quello che il piccolo e moderno, ma tanto discusso Qatar, può offrire: storia, cultura, patrimonio artistico e punti di riferimento di quell’ampio sviluppo economico, sociale e sportivo che ha portato il Qatar all’attenzione del mondo intero.
La Taiga, la più grande foresta al mondo che si estende sui continenti nordamericano ed eurasiatico. Una striscia di foresta che arriva fino a 1.500 km ed è delimitata tra il 50° parallelo a nord e dal Circolo Polare Artico (parallelo 66°). Gli alberi più comuni nella Taiga sono le conifere (larici, abeti rossi, pini e abeti) che resistono molto bene al clima boreale. Siamo venuti a Korouoma Canyon, nella Taiga finlandese, per scoprire il lato selvaggio della natura in pieno inverno e con temperature polari. Una sessione fotografica, a dir poco, avventurosa.
La prima parte del nostro viaggio fotografico “Al di là del 66° parallelo“ inizia nella capitale finlandese Helsinki. La seconda “Ai confini del 90° parallelo“ inizierà a giugno e partirà da Oslo in Norvegia con destinazione una delle zone più a nord del pianeta.
Abbiamo raggiunto la Baia di Botnia, nelle acque dell’estremo nord del Golfo di Botnia, non lontano dal confine tra Finlandia e Svezia. Una parte di mare, il più settentrionale del Mar Baltico che a differenza dei mari europei della stessa latitudine, come il Mare di Norvegia o il Mare del Nord, rimane ghiacciato sei mesi all’anno. Il basso contenuto di sale è la ragione principale di tale evento.
Un fiume non completamente ghiacciato d’inverno, impetuoso e tortuoso corre veloce in estate e taglia in due un pezzo della Lapponia segnando un confine naturale che divide il nord della Svezia e quello della Finlandia. Siamo a una ventina di chilometri dal Mare di Botnia, la parte settentrionale del Mar Baltico. Nella parte più stretta del fiume sorgono due piccoli villaggi: uno dalla parte svedese e l’altro dalla parte finlandese. Hanno lo stesso nome Kukkola e il fiume che li divide è fiume il Torne.
Siamo a fine gennaio e le porte dell’inverno sono spalancate. In Finlandia questa stagione la chiamano “talvi“, inverno lungo ma piacevole. Un salto in un profondo bianco di diverse tappe in un mare di neve e ghiaccio alla scoperta di luoghi nuovi, paesaggi con parchi naturali, spettacolari laghi e cascate ghiacciate aspettando un sole che non lo vedi quasi mai (qui in inverno la luce del giorno dura solo 4 ore).
Esplorare da vicino il paesaggio lappone finlandese attraversando la sua natura selvaggia, anche se molto impegnativo, è il modo migliore per conoscere la natura artica. Partenza da Rovaniemi con un furgone di prima mattina. Qui in Lapponia la giornata si illumina di poco solo per un minimo di 4 ore. Ci troviamo nel Circolo Polare Artico, a circa un’ora e mezza da Rovaniemi.
La scuola di Hepola, in uno dei quartieri poco distanti dal centro cittadino di Kemi, è una delle più grandi scuole, sia elementare che superiore, della regione. Con poco più di 400 scolari è un punto d’incontro per le famiglie dell’area circostante.
Un viaggio fotografico al di sopra dell’ordinario. Diverse tappe di carattere sportivo con incontri e interviste in territorio finlandese. Vari reportage in una parte del pianeta a dir poco mistica. Una full-immersion fotografica nella cultura lappone con i suoi aspetti esotici in pieno inverno. Un viaggio fotografico attraverso foreste, laghi completamente ghiacciati e panorami bellissimi prima di arrivare lì nella meravigliosa e innevata Lapponia finlandese e svedese.