Il 28 settembre, alla vigilia della festa patronale di San Michele Arcangelo, una tranquilla piazzola di Sant’Angelo del Pesco si è animata in un vivace angolo culturale. Durante il pomeriggio, un evento particolarmente significativo ha arricchito la giornata: la presentazione del libro “Pane e Polvere“ di Gianluca Salustri. Quest’opera, che esplora le vicende dei minatori di Capistrello, ha toccato temi profondamente che risuonano molto da vicino con le storie di emigrazione che hanno lasciato un segno indelebile su Sant’Angelo del Pesco e su altri piccoli comuni tra Abruzzo e Molise.
Sant’Angelo del Pesco. Molise – Giuseppe Nucci e Gianluca Salustri nel mezzo della presentazione del libro “Pane e Polvere“ di Salustri. L’atmosfera è quella di una presentazione letteraria all’aperto, in un ambiente informale e tranquillo. – vivisantangelo / Oreste Di Cristino
Nell’atmosfera raccolta di un sabato di fine settembre, la presentazione del libro “Pane e Polvere“ di Gianluca Salustri a Sant’Angelo del Pesco ha offerto una finestra sulla memoria collettiva e sull’identità di una comunità. Questo evento si è inserito nel solco tracciato dall’EXPO 2024, tenutosi pochi mesi prima nello stesso luogo, che aveva esplorato le vicende post-belliche attraverso un’esposizione di immagini e testi di grande formato. Tali narrazioni visive e scritte miravano a trasmettere alle nuove generazioni le storie del paese, rafforzando il legame con le proprie radici.
Sant’Angelo del Pesco. Molise – Durante la presentazione del libro “Pane e Polvere“ di Salustri con il pubblico, composto e seduto su panche di legno, ascoltando attentamente. La luce del tramonto illumina delicatamente la scena, creando un’atmosfera intima e tranquilla. – vivisantangelo / Oreste Di Cristino
“Pane e Polvere“ narra le vicende dei minatori di Capistrello, un piccolo borgo abruzzese, attraverso storie che ecoano quelle di Sant’Angelo del Pesco nel periodo immediatamente successivo alla guerra. Racconti di emigrazione verso il nord Italia e il resto del mondo, fenomeno che ha progressivamente svuotato i piccoli paesi abruzzesi e molisani, sono al centro di questo lavoro, che si propone come un ponte tra passato e presente, memoria e riconoscimento.
Sant’Angelo del Pesco. Molise – Una fila di libri esposti su un tavolo di legno, illuminati dalla luce del sole. Al centro della composizione, si distingue chiaramente il libro intitolato “Pane e Polvere“ di Gianluca Salustri, con una copertina bianca e un’illustrazione astratta in nero e rosso che richiama probabilmente il tema della polvere e del lavoro minerario. – vivisantangelo / Oreste Di Cristino
Sant’Angelo del Pesco. Molise – Gianluca Salustri, in piedi, intento a firmare il suo libro “Pane e Polvere“. La sua espressione è concentrata mentre scrive la dedica su un libro che verrà consegnato a Giuseppe Nucci, organizzatore di questo bellissimo evento letterario. – vivisantangelo / Oreste Di Cristino
L’apertura dell’evento culturale di sabato è stata affidata a Giuseppe Nucci, presidente della Pro Loco di Sant’Angelo del Pesco e fotografo di fama. Oltre a organizzare l’evento, Nucci ha avuto l’onore di introdurre l’autore Salustri e la sua opera, “Pane e Polvere“, un significativo contributo letterario che si dedica alla conservazione delle memorie del territorio. Questa giornata culturale, ricca di fascino e storia, ha preso avvio con le sue parole di benvenuto e di riconoscimento verso il lavoro di Gianluca Salustri.
Sant’Angelo del Pesco. Molise – Giuseppe Nucci con barba rossa e cappellino verde seduto su una sedia davanti al vecchio lavatoio. Indossa una t-shirt chiara e pantaloni beige. Con un microfono in mano, sta indicando qualcosa o qualcuno davanti a sé con un gesto deciso e coinvolgente. Sembra impegnato in una conversazione, trasmettendo passione ed energia nel suo discorso. – vivisantangelo / Oreste Di Cristino
Sant’Angelo del Pesco. Molise – Nel mezzo della presentazione di “Pane e Polvere“, il pubblico, seduto su panche di legno, è riunito, raccolto e attento, davanti al vecchio lavatoio. La luce del tardo pomeriggio illumina la scena, creando un’atmosfera calda e tranquilla. – vivisantangelo / Oreste Di Cristino
Sotto il cielo settembrino, mentre il sole tramontava, la piccola piazzola del vecchio lavatoio di Sant’Angelo del Pesco si trasformava in un vivace crogiolo culturale. La luce calda del sole al tramonto incorniciava perfettamente l’evento, tingendo l’atmosfera di magia e accoglienza, anticipando la festa patronale di San Michele Arcangelo del giorno successivo. Era un pomeriggio dedicato non solo alla storia, ma anche alla musica e alla gastronomia. Con il calar del sole, le note dell’orchestra folk “I lupi della Maiella“ iniziavano a risuonare, trascinando sia giovani che anziani in una celebrazione comunitaria ricca di musica e tradizione.
Sant’Angelo del Pesco. Molise – I quattro musicisti dell’orchestra “I lupi della Maiella“ durante il loro concerto di musica tradizionale e performance folk con strumenti come il tamburo, la fisarmonica, il mandolino e percussioni particolari. Le loro figure in controluce sono concentrate nella loro esibizione in un’atmosfera intima e informale. – vivisantangelo / Oreste Di Cristino
Sant’Angelo del Pesco. Molise – La performance musicale dei musicisti “I lupi della Maiella“, con i loro strumenti tradizionali, creano un’atmosfera conviviale in una serata di intrattenimento, dove musica e socializzazione si fondono perfettamente. – vivisantangelo / Oreste Di Cristino
Man mano che la serata prendeva vita, l’arrivo dei fascarelli, una prelibatezza tipica di Sant’Angelo del Pesco, animava ulteriormente l’atmosfera. Serviti in piazza davanti al bar locale, questi piatti deliziosi soddisfacevano i palati dei presenti, ancora immersi nelle melodie dell’orchestra. Questa festa di sapori anticipava la celebrazione di San Michele Arcangelo, che avrebbe preso il via il 29 settembre. L’evento culturale segnava non solo un pomeriggio di storia, musica, ma anche l’avvio di una giornata solenne e significativa per il nostro paese: la festa patronale di San Michele Arcangelo, un’occasione significativa per il paese che rappresentava un momento di coesione e riflessione collettiva, in cui tradizione, spiritualità e divertimento si intrecciavano per rafforzare l’identità culturale della comunità.
Sant’Angelo del Pesco. Molise – Lo scenario serale nella piccola piazzola davanti al vecchio lavatoio pubblico. Si balla e ci si diverte, immersi nella musica dei musicisti “I lupi della Maiella“. Bambini, seduti su una panca, che osservano la scena con curiosità, mentre altri adulti chiacchierano tra loro. La luce calda dei lampioni illumina delicatamente l’ambiente, rendendo la serata un momento di convivialità e condivisione. – vivisantangelo / Oreste Di Cristino