La Taiga, la più grande foresta al mondo che si estende sui continenti nordamericano ed eurasiatico. Una striscia di foresta che arriva fino a 1.500 km ed è delimitata tra il 50° parallelo a nord e dal Circolo Polare Artico (parallelo 66°). Gli alberi più comuni nella Taiga sono le conifere (larici, abeti rossi, pini e abeti) che resistono molto bene al clima boreale. Siamo venuti a Korouoma Canyon, nella Taiga finlandese, per scoprire il lato selvaggio della natura in pieno inverno e con temperature polari. Una sessione fotografica, a dir poco, avventurosa.
Korouoma Canyon – © Oreste Di Cristino [Korouoma, Finland]
Un cammino nella foresta profonda del Korouoma in mezzo al gelo con temperature da capogiro. Zaino in spalla, racchette da neve e la passione dell’inverno rigido e polare finlandese. Siamo venuti qui per catturarlo, nel profondo Nord, nella Taiga finlandese.
Korouoma Canyon – © Oreste Di Cristino [Korouoma, Finland]
I paesaggi polari in queste regioni, estreme e uniche al mondo, soprattutto in inverno, offrono una varietà di composizioni fotografiche e fotografarli diventa una sfida molto divertente e avvincente. Nella fotografia, la luce gioca un ruolo molto importante e dinamico, e in questi luoghi, durante i mesi invernali, quando la zona artica viene lasciata per la maggior parte nell’oscurità, fotografare diventa molto complicato.
Korouoma Canyon – © Oreste Di Cristino [Korouoma, Finland]
L’unica opportunità per catturare il paesaggio in tutti i loro dettagli era quella di sfruttare le poche ore di luce crepuscolare (4 ore). Ma in questa giornata un po’ grigia, le condizioni meteorologiche erano tutt’altro che ideali e non era sempre garantita una bella luce fotografica.
Korouoma Canyon – © Oreste Di Cristino [Korouoma, Finland]
La neve era tanta, la luminosità del bianco era molto forte e nei primi scatti, la leggera sottoesposizione faceva apparire un paesaggio grigio anziché bianco. Una sovraesposizione, anche se di poco, era necessaria per assicurare che i bianchi rimanessero correttamente bianchi. Non usavamo filtri polarizzatori (non sono consigliati per la fotografia polare), anche se eliminavano il bagliore e oscuravano leggermente il cielo, rovinavano il resto della composizione.
Korouoma Canyon – © Oreste Di Cristino [Korouoma, Finland]
Eravamo in abbigliamento per temperature polari che rendeva l’esperienza molto più confortevole e sicura. Eravamo vestiti con diversi strati. Avevamo calzini, guanti e un berretto di ricambio nel caso in cui nella neve profonda si fossero bagnati. Intimo termico (molto attillato, riscaldava meglio), pantaloni pesanti, berretto, giacca anti-vento con cappuccio e stivali invernali. Eravamo pronti a sopportare il grande freddo anche stando per molto tempo fermi. Un passamontagna e uno scaldacollo hanno aiutato di molto a sopportare alcune situazioni estreme.
Korouoma Canyon – © Oreste Di Cristino [Korouoma, Finland]
Per la nostra escursione fotografica, avevamo l’aiuto di due guide esperte. La soluzione ideale. Conoscevano i posti migliori per la fotografia, erano aggiornati sui punti più interessanti di osservazione, erano molto istruttivi e a volte ci aiutavano a migliorare la nostra abilità fotografica con la loro esperienza diretta, inoltre, ci facevano sentire a nostro agio e in tutta sicurezza.
Korouoma Canyon – © Oreste Di Cristino [Korouoma, Finland]
Un altro punto molto importante è stato quello di acclimatare e proteggere al massimo la nostra attrezzatura fotografica. Prima di iniziare con i primi scatti, lo zaino delle fotocamere e degli obiettivi è rimasto all’esterno per circa 20-30 minuti. Questo per garantire che l’attrezzatura fotografica non si appannasse immediatamente una volta estratta dallo zaino. Avevamo le batterie di riserva in una tasca della giacca vicino alla pelle per garantire che la carica non venisse ridotta dalle basse temperature. Avevamo una copertura termica per la fotocamera (consigliabile a temperature estreme sotto i -20° gradi) e uno zaino impermeabile.
Korouoma Canyon – © Oreste Di Cristino [Korouoma, Finland]
Le regioni polari al di sopra del Circolo Polare Artico sono tra le più estreme al mondo e svolgono un ruolo importante nel nostro clima globale. Qui siamo davvero in balia della natura e di tutto ciò che essa ci presenta. Fotografare sconfinati paesaggi ghiacciati con estrema variazione di luce e, allo stesso tempo immortalare la solitudine e la meraviglia di luoghi completamente fuori dal mondo, come la Taiga finlandese, e stata la parte più bella, stimolante e indelebile di questa nostra avventura fotografica. E proprio in queste situazioni un po’ estreme che, fotograficamente e non solo, si trovano le emozioni più intense.
Korouoma Canyon – © Oreste Di Cristino [Korouoma, Finland]