Dai monti molisani ai deserti del mondo
Esistono viaggi che sembrano usciti da un sogno, ma che si rivelano straordinariamente reali. È il caso di un percorso attraverso i dolci paesaggi collinari di Sant’Angelo del Pesco, un piccolo paese incastonato nell’entroterra molisano, dove gli alpaca hanno conquistato un ruolo inaspettato: compagni ideali per escursioni montane.
Da un paesaggio bucolico si passa alle distese dorate della Plage de Gammarth, in Tunisia, dove i dromedari avanzano con il loro passo lento e cadenzato, solcando la sabbia sotto un sole che infiamma l’orizzonte.
E ancora, nel cuore del Qatar, a Khor Al-Udaid, dove, tra le imponenti dune, i cammelli si muovono con eleganza antica, accompagnando i visitatori in un viaggio che mescola il fascino dell’avventura con la quiete di un paesaggio senza tempo.
Tre luoghi diversi, tre esperienze uniche, legate dalla magia di un incontro profondo con la natura.
Sant’Angelo del Pesco, Molise – Un alpaca pascola tranquillo tra le colline di Sant’Angelo del Pesco, immerso nella natura incontaminata nel cuore dell’Appennino molisano. – vivisantangelo.com / Oreste Di Cristino
Alpaca, dromedari e cammelli, pur condividendo l’appartenenza alla stessa famiglia dei camelidi, si distinguono per differenze significative, legate sia alle caratteristiche fisiche che agli habitat in cui vivono. Questi animali abitano ambienti radicalmente diversi, dai paesaggi montani alle distese desertiche, e rappresentano in modo esemplare l’adattabilità della natura di fronte a condizioni climatiche opposte. Ogni specie, con le sue peculiarità, racconta una storia di evoluzione e resistenza, rivelando la straordinaria capacità della vita di prosperare anche negli scenari più estremi.
I dromedari, con la loro inconfondibile gobba solitaria, sono una presenza familiare nei deserti dell’Africa settentrionale e del Medio Oriente, mentre i cammelli, caratterizzati da due gobbe, abitano principalmente le vaste steppe e i deserti dell’Asia centrale. Entrambi sono icone di resistenza nel deserto, celebri per la capacità di sopravvivere a temperature torride e a lunghi periodi di scarsità d’acqua. Le loro gobbe, veri serbatoi di grasso, garantiscono una preziosa riserva di energia nei momenti di necessità.
Tunisia – Dromedari si godono un momento di riposo sulla sabbia dorata della Plage de Gammarth, in Tunisia, con il mare che lambisce dolcemente la riva sullo sfondo. – leMultimedia.info / Oreste Di Cristino
Nel deserto, dromedari e cammelli non sono soltanto mezzi di trasporto affidabili; rappresentano anche una risorsa vitale per le popolazioni nomadi. Il loro latte è un alimento fondamentale, e in alcune culture vengono apprezzati anche per la carne e la pelle. Per i nomadi, abituati a percorrere immense distanze tra un’oasi e l’altra, questi animali non sono semplicemente compagni di viaggio, ma alleati indispensabili per la sopravvivenza in un ambiente tanto ostile quanto affascinante.
Gli alpaca, a differenza di dromedari e cammelli, non hanno gobbe e sono originari delle Ande, in Sud America. Abitano principalmente in Perù, Bolivia e Cile, adattandosi perfettamente a condizioni estreme, con altitudini che superano i 3.500 metri. Questi animali sono straordinariamente resistenti al freddo e alle basse concentrazioni di ossigeno, grazie a un manto lanoso che li protegge dalle temperature rigide.
Qatar – Cammelli guidati da un beduino attraversano le maestose dune di Khor Al-Udaid, in Qatar, immersi in un deserto di rara bellezza, dove il paesaggio si fonde con la luce dorata del tramonto. – leMultimedia.info / Oreste Di Cristino
La loro lana, morbida e calda, rappresenta una risorsa inestimabile per le comunità locali, che la trasformano in indumenti di alta qualità. Gli alpaca vivono in branchi e sono noti per il loro temperamento docile. Inoltre, il loro pascolo sostenibile è un vantaggio ecologico: si nutrono in modo delicato, senza danneggiare il suolo, contribuendo così al mantenimento dell’equilibrio ambientale.
A Sant’Angelo del Pesco, nel cuore dell’Appennino molisano, l’arrivo degli alpaca ha suscitato un’ondata di entusiasmo e curiosità. Tra meraviglia e un pizzico di scetticismo, questi animali esotici si sono rapidamente adattati al nuovo contesto, trasformandosi in una sorpresa piacevole per la comunità locale. Grazie alla loro capacità di prosperare in regioni montuose dal clima temperato e di nutrirsi di una vegetazione povera, gli alpaca hanno trovato in questo piccolo borgo un habitat ideale.
Sant’Angelo del Pesco, Molise – Un gruppo di alpaca si gode le giornate a Sant’Angelo del Pesco, immerso in un habitat ideale che favorisce il loro benessere e le loro abitudini naturali. – vivisantangelo.com / Oreste Di Cristino
Con altitudini che variano dai 650 ai 1.500 metri, questo piccolo paese offre un paesaggio perfetto per questi animali, che si muovono agilmente lungo le pendici montuose. La loro presenza sta diventando una vera attrazione locale, conquistando sia i più piccoli che gli adulti, e aggiungendo un tocco di novità e fascino alla vita del paese.
Se alpaca, dromedari e cammelli potessero incontrarsi, darebbero vita a un affascinante scambio culturale tra mondi lontani. Gli alpaca racconterebbero delle loro giornate trascorse tra vette innevate, passeggiate ricreative ed esperienze educative che incantano grandi e piccoli. Dall’altra parte, dromedari e cammelli condividerebbero storie di tempeste di sabbia e tramonti infuocati, che tingono di rosso le distese infinite del deserto.
Tunisia – Nella Plage de Gammarth, in Tunisia, un dromedario avanza lentamente sulla sabbia, stagliandosi contro un sole caldo e abbagliante che infiamma l’orizzonte. – leMultimedia.info / Oreste Di Cristino
Insieme, rappresentano un simbolo vivente della straordinaria capacità della natura di adattarsi agli ambienti più estremi del pianeta, dimostrando come la vita possa prosperare sia nelle fredde altitudini andine che tra le dune arroventate delle sabbie sahariane e asiatiche.
Un viaggio tra alpaca, dromedari e cammelli è un’avventura che mi ha condotto attraverso mondi apparentemente opposti, invitandomi a riflettere sulla straordinaria varietà e resilienza della vita sulla Terra. Dalle alte cime andine alle infinite dune del Sahara, questi animali incarnano un legame profondo tra uomo e natura, offrendo un esempio di coesistenza armoniosa con l’ambiente.
Pur vivendo in habitat molto diversi e avendo caratteristiche fisiche distinte, alpaca, dromedari e cammelli condividono un antenato comune, essendo tutti membri della famiglia dei Camelidi. Tuttavia, appartengono a generi differenti. Gli alpaca, con il loro corpo snello e leggero, fanno parte del genere Vicugna, mentre dromedari e cammelli, più grandi e robusti, appartengono al genere Camelus. Questi ultimi, noti per la loro straordinaria forza, sono in grado di trasportare carichi pesanti per lunghe distanze, adattandosi perfettamente ai rigori del deserto.
Sant’Angelo del Pesco, Molise – Un alpaca si rilassa nel suo recinto, contemplando il tramonto tra le colline di Sant’Angelo del Pesco, in un’atmosfera di pace e tranquillità. – vivisantangelo.com / Oreste Di Cristino
L’incontro con questi straordinari animali, che condividono un’origine comune nella famiglia dei Camelidi, ha arricchito la mia visione della diversità culturale e naturale del mondo. Dagli alpaca di Sant’Angelo del Pesco, un piccolo paese molisano dove questi docili abitanti delle Ande hanno trovato una nuova casa tra le montagne, ai dromedari di Plage de Gammarth, nelle remote distese desertiche della Tunisia, dove il deserto si fonde con il mare, per arrivare al Qatar, nel Golfo Persico, dove i cammelli solcano le maestose dune di Khor-Al-Udaid, un deserto di rara bellezza. Ogni luogo, con i suoi paesaggi unici, racconta una storia di armonia tra uomo, natura e cultura, offrendo uno spaccato della straordinaria ricchezza del nostro pianeta.
Nonostante le differenze, alpaca, dromedari e cammelli raccontano una storia condivisa di adattamento ed evoluzione, che li ha resi indispensabili nei rispettivi ambienti naturali e culturali.