Un autobus da Kemi nella Finlandia del nord ci porta ad Haparanda-Tornio, la porta della Lapponia finlandese e svedese: due città gemelle, due nazioni, due lingue, due culture, due fusi orario (la Finlandia è un’ora avanti alla Svezia), lI confine tra Finlandia e Svezia si passa facilmente. Siamo sulla strada verso il porto di Båtskärsnäs al largo della città di Kalix, in Svezia destinazione Mar Baltico. Una parte della Lapponia ancora poco conosciuta, a circa 100 chilometri a sud del Circolo Polare Artico, nell’estremità nord del grande Mar Baltico che un questa latitudine rimane ghiacciato per sei mesi l’anno imprigionando i bellissimi e suggestivi panorami della Baia di Botnia.
Rovaniemi, la piccola cittadina polare a circa 800 km dalla capitale finlandese Helsinki, è la più settentrionale delle importanti città della Finlandia. Un posto meraviglioso dove si incontrano natura, tradizione, storia e modernità. Graziosa e moderna, turistica e universitaria, culturale e vivace, musei e gallerie d’arte; il tutto nel bel mezzo di una natura artica e selvaggia. Con i suoi palazzotti moderni e i suoi oltre 60.000 abitanti è la quindicesima città più grande della Finlandia e la quinta più grande al mondo tra le città artiche.

𝗔𝘁𝗹𝗲𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 “𝘇𝗲𝘁𝗮”
La generazione di Internet, dei social network e della rete, nata durante un periodo di recessione economica ha sviluppato un nuovo rapporto con il mondo agonistico sportivo con metodi completamente innovativi per affrontare le grandi sfide…
Lo sport, come sappiamo, è molto più politico di quanto si possa pensare e un’azione diplomatica sulla scottante questione israelo-palestinese è passata quasi inosservata negli ultimi Campionati del Mondo di Qatar 2022.
Negli ultimi anni, nell’ambito sportivo, ho avuto il privilegio di coprire grandi eventi di caratura internazionale: dal calcio al nuoto, dall’atletica al rugby, dal ciclismo al basket e tanti altri sport, e come in tutti i tipi di fotografia, anche in quella sportiva, la finalità delle foto è quella di catturare delle emozioni, di documentare un evento per poi raccontare una storia. La fotografia sportiva è una sfida divertente e affascinante, molto diversa da altre forme di fotografia, che richiede sempre una grande prontezza di rilflessi e una profoda conoscenza della propria attrezzature per ottenere risultati di alto livello.
Mentre si attende l’arrivo del Natale, laghi, montagne, villaggi e paesaggi alpini sono coperti di un soffice manto di neve e le alte quote sono le mete più gettonate per il divertimento e lo sport invernale. Per noi, una sessione fotografica già programmata da tempo: destinazione le vette innevate delle Alpi nei pressi del maestoso ghiacciao dell’Aletsch, nel cuore del patrimonio mondiale dell’UNESCO. Un posto in prima fila per ammirare e fotografare il più grande, ampio, lungo e profondo ghiacciaio delle Alpi e d’Europa, nel cuore del Vallese svizzero.
Quando di qualcuno si dice « ha fatto la storia del paese ».
Oggi 19 dicembre 2022 e Don Vincenzo ci lasciava esattamente dodici anni fa. Un testimone e un protagonista delle nostre piccole e grandi storie. Un pezzo della nostra adolescenza (e non solo) e per i giovani di allora, il professore di tutte le materie. Un ricordo e un omaggio in questa breve introduzione biografica.
Numeri da capogiro: 20 chilometri di lunghezza, 800 metri di profondità, oltre 78 chilometri quadrati di superficie, 10 miliardi di tonnellate di peso. Incredibilmente grande, incredibilmente bello: la più potente corrente di ghiaccio delle Alpi. Uno spettacolo di arcaica bellezza in una regione delle Alpi inserita nell’elenco del patrimonio naturalistico mondiale dell’UNESCO. Siamo nel cuore delle Alpi svizzere, nello splendido Canton Vallese che conta 51 vette oltre i 4000 metri e i due terzi dei ghiacciai svizzeri.
Ginevra, 4 dicembre 2022
Nell’ambito del festival del cinema palestinese “Palestine, Filmer C’est Exister“ abbiamo incontrato a Ginevra il giovane regista palestinese Wisam Al Jafari. Un bellissimo pomeriggio passato insieme: una interessante intervista, una lunga chiacchierata, un buon caffè e tanta voglia di raccontare la sua Palestina, le sue storie e i suoi film. Ha dato ampio spazio alla sua visione, alla sua creatività, alla sua immaginazione, all’umorismo, alle sue convinzioni, ma soprattutto alle sue speranze e di tutti quelli che vivono in Cisgiordania, a Gaza e nei Paesi d’esilio che li hanno ospitati.
In occasione della giornata di chiusura del Montreux Comedy Festival, il presidente e fondatore del festival, Grégoire Furrer, è stato nostro ospite durante “leM“ podcast. Abbiamo parlato della 33a edizione del Festival, del metaverso e soprattutto dell’evoluzione della comicità del futuro. Ecco quello che ci ha detto.