Un ricordo e un omaggio a Don Vincenzo

Don Vincenzo – vivisantangelo / Oreste Di Cristino [Agosto 2008]

Quando di qualcuno si dice « ha fatto la storia del paese ».
Oggi 19 dicembre 2022 e Don Vincenzo ci lasciava esattamente dodici anni fa. Un testimone e un protagonista delle nostre piccole e grandi storie. Un pezzo della nostra adolescenza (e non solo) e per i giovani di allora, il professore di tutte le materie. Un ricordo e un omaggio in questa breve introduzione biografica.

Era nato il 13 agosto 1924 a Sant’Angelo del Pesco. Per colpa della guerra, esule in Basilicata, come tanti altri concittadini sfollati verso la Puglia, aveva dovuto interrompere, per un anno intero, gli studi teologici presso il Seminario Regionale di Chieti. Per un breve periodo fu educatore nel Seminario vescovile di Trivento.
Nell’ottobre del 1949, gli fu affidata la parrocchia del suo paese, Sant’Angelo del Pesco; un paese disastrato dagli eventi bellici e tra le tante sofferenze, lutti ed enormi sacrifici dei suoi abitanti. Iniziò la sua missione con passione e buona volontà rendendo attiva l’Azione Cattolica e la costruzione dell’Asilo Infantile. Si adoperò subito con grande impegno all’apertura dell’asilo parrocchiale e al sostegno dei parrocchiani per la ricostruzione delle case.

Don Vincenzo – vivisantangelo / Oreste Di Cristino [Agosto 2007]


Erano gli anni ’50 e tantissimi giovani in paese iniziavano la scuola d’obbligo. Tanti di loro, in quei anni difficili e come privatisti, conseguirono anche la “Licenza Media“. Un ringraziamento particolare lo si deve proprio a Don Vincenzo che, all’epoca in momenti così duri, preparava tutti i ragazzi del paese in tutte le materie.
Fu lui poi, negli anni ’60, l’ideatore, il promotore e il fondatore della scuola media statale a Sant’Angelo del Pesco nelle cui classi insegnava di tutto e di più e, da insegnante di religione, preparava anche la generazione più anziana che voleva conseguire il diploma di scuola media.
Altro punto di merito fu il suo paziente e meticoloso accompagnare i santangiolesi emigranti nel districarsi attraverso le leggi complicate e confuse per il rilascio di permessi burocratici che lui, sapientemente riusciva ad ottenere. Erano gli anni dell’emigrazione di massa.
Nel 1998 ricevette l’Onoreficenza Pontificia con la seguente motivazione: “un segno concreto di gratitudine e riconoscimento per una vita intera donata alla gente del proprio paese“.

…a Don Vincenzo – vivisantangelo / Oreste Di Cristino [Dicembre 2010]

Nel 2007, Tonino, emigrato in Svizzera negli anni ’60, scriveva a Don Vincenzo:

« … 50 anni fà il mio ultimo giorno di scuola nel mio paese natale, una scuola dove tu eri il professore di tutte le materie. Oggi, mi ritrovo alunno in una scuola della terza età in Svizzera. Il professore, anche qui, come 50 anni fà, un sacerdote. Questa lettera è un’espressione di gratitudine per l’influenza che la tua persona ha avuto nell’istruzione ed educazione di noi giovani santangiolesi. »

« … un sacerdote, nato ed appartenente al paese, non poteva non essere motivo d’orgoglio e di vanto per la nostra piccola comunità.
Non eri, però, solo sacerdote, eri persona istruita, altamente istruita, forse, all’epoca, l’unica in paese con formazione universitaria. Ecco perché tutta la comunità accorreva a te per ogni difficoltà e genere di problemi.
Ti prendesti a cuore la gioventù, organizzasti una scuola, e quella scuola io ebbi la fortuna di frequentarla. Se riesco a distinguere un nominativo da un accusativo, un genitivo da un dativo, cosa essenziale per l’inserimento nella lingua tedesca, lo devo a te. Grazie, grazie di cuore, don Vincenzo. »

« … Spero ti faccia piacere l’essermi ricordato di te, del mio professore. Ti saluto affettuosamente. »
Tonino D’Ascenzo – Winterthur, Svizzera, Maggio 2007

Dopo una vita dedicata per ben 61 anni fra i suoi fedeli, il 19 dicembre 2010, all’età di 86 anni, il nostro caro Don Vincenzo se ne andava lasciando un vuoto incolmabile fra gli abitanti di Sant’Angelo del Pesco che per l’ultimo saluto si ritrovarono il giorno dopo nella chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo, la chiesa madre, per ringraziare Don Vincenzo. Ed è stata la prima volta che non era Don Vincenzo a predicare dall’altare. Non ti dimenticherò, amico mio! Non ti dimenticheremo!