Una finestrella di un Molise poco conosciuto

Sant'Angelo del Pesco in provincia di Isernia, Molise - © Oreste Di Cristino

Una natura di straordinaria bellezza, storia e tradizioni centenarie, beni e siti archeologici di un passato di grande prestigio, una varietà di paesaggi costieri e montani, un patrimonio boschivo oggetto di studio delle scuole internazionali di forestazione per la grande quantità di abeti bianchi e di faggeti, profumi e sapori di forti tradizioni alla vita contadina e al lavoro nei campi… Parliamo del piccolo Molise con i suoi minuscoli paesetti di montagna, quasi inaccessibili: posti poco conosciuti con piccole finestrelle ancora tutte da aprire. La regione più piccola, ma una delle più belle della nostra meravigliosa Italia.

Sant’Angelo del Pesco: la bellissima Piazza dei Caduti in una notte di fine settembre – © Oreste Di Cristino

E così girando il mondo, tra modi di vivere cosiddetti alternativi e nel rumore confuso e assordante di caotiche strade cittadine, mi fermo un attimo e apro la mia piccola finestrella. Non solo ricordi e storia, ma molto di più. Un paesino di montagna come tanti altri. Case costruite con la solita pietra, boschi tutt’intorno, un saliscendi di stradine e vicoli stretti, un cielo bellissimo, anche quando piove.

Le poche case al confine con la regione Abruzzo hanno il privilegio di affacciarsi sugli Appennini e godere di una vista spettacolare con tramonti mozzafiato a meno di un’ora dal mare Adriatico. Per quelli che ci sono nati, per quelli che ci vivono da una vita, per quelli che in agosto arrivano da fuori; il paese è stupendo: un luogo dove la vita scorre “slow” e senza stress.

Sant’Angelo del Pesco: Via Vittorio Emanuele – © Oreste Di Cristino

Ogni volta, dopo un lungo viaggio in terre lontane alla scoperta di altri mondi, torno tra i vicoli della mia infanzia, in modo particolare lì, dove sono nato: Via Vittorio Emanuele, nel cuore del paese. Proseguo poi, a pochi passi dalla piazza, per una stradina minuscola che porta direttamente al nucleo originario del paese, Via Chiesa Vecchia. Lì vicino il « grande muro » in pietra locale – il Colle della Lama -. Poi da Via Madonna, strada interna del paese che si snoda tra due file di case, se vai verso il viale del cimitero, respiri tutto lo spirito del vecchio paese.

Particolari in libreria a Sant’Angelo del Pesco – © Oreste Di Cristino

Sembra un presepe, ma è Sant’Angelo del Pesco – @ Oreste Di Cristino

Non è necessario allontanarsi troppo dal paese per immergersi nell’immensità della campagna che lo circonda. Basta salire al primo colle – Le Tre Croci – sopra le ultime case di Via Pisanelli. A poca distanza dal paese, il fiume Sangro, che delimita il confine tra Abruzzo e Molise, scorre con pochissima acqua, a volte non scorre nemmeno. Corso Umberto con Via Roma è la strada principale che attraversa e taglia in due il paesello, quattro passi e l’hai percorsa tutta. E poi: Piazza dei Caduti e Piazza Nuonno; le piazzette, Piazza Novembre ’43 e la cosiddetta – piazzetta rossa -; Via XX Settembre rimasta intatta nel tempo e l’affascinante Contrada Canala sempre immersa nel verde a due passi dal centro abitato. E poi, all’angolo della piazza, quella stradina sotto un arco di antica bellezza che tutti conoscono ma che quasi nessuno conosce il suo vero nome: è Via Cortina della Terra che porta direttamente in aperta campagna.

Sant’Angelo del Pesco: Le Tre Croci, la terrazza naturale dove godere vedute panoramiche spettacolari – © Oreste Di Cristino

Sant’Angelo del Pesco: Contrada Canala, tipiche abitazioni rurali immerse nel verde – © Oreste Di Cristino

Un piccolo paese con tanta voglia di aprire le sue finestrelle. Ha tanto da raccontare anche se a volte sembra un luogo in cui non ci vive più nessuno. Un luogo fermo nel tempo, un museo delle porte chiuse. Ci sono però le feste di paese: il 15 agosto e San Michele; il fuoco di Natale; il Natale e la messa di mezzanotte; il concerto di fine anno nella chiesa parrocchiale; c’è la Schola Cantorum col coro tutto paesano a cantare intorno al mitico Claudino, l’organista parrocchiale. E poi ogni anno il 13 agosto in grande stile si festeggia un evento molto particolare: “la fascarllata”, una sagra molto amata e sentita: un cerimonia collettiva alla scoperta della tradizione, la storia, la cultura e le usanze paesane. E tantissime altre iniziative organizzate dall’amministrazione comunale e dalla Pro Loco locale.

Sant’Angelo del Pesco: Via Roma di notte – © Oreste Di Cristino

C’è la sindaca Nunzia, gli assessori, gli uffici comunali, il bar con Bruno e Marie-Pierre, il presidente dell’Associazione Turistica della Pro Loco, due chiese e Don Paolo e poi tutti noi a mantenere salde le nostre radici e le nostre tradizioni. Tanti bambini. Insomma un paese che si muove, un paese che, a mio avviso, nasconde troppo la sua vitalità.

Sant’Angelo del Pesco: il Monumento ai Caduti che ricorda i nomi dei Caduti, militari e civili, di tutte le guerre – © Oreste Di Cristino

Mi piacciono i piccoli borghi con i loro vicoli stretti, con le loro case colorate e sbiadite, i lampioni, le panchine… mi piace perdermi in quel fascino accattivante di luoghi cosiddetti “fantasma“, in quei mondi che sembrano essere abbandonati a loro stessi. Mi piace, soprattutto, perdermi tra i vicoli della mia infanzia in una atmosfera romantica e malinconica insieme alla ricerca di qualcosa che purtroppo non c’è più.

Sant’Angelo del Pesco: la chiesa della Madonna del Carmelo – © Oreste Di Cristino

Posso vantare di aver solcato le sue stradine, i vicoletti, le piccole piazzette, i sentieri di campagna e i boschetti tutt’intorno e averli immortalati in lungo e in largo, in tutte le stagioni e in tutte le maniere e condizioni climatiche: da tutto questo è nato pure un libro, – Sant’Angelo del Pesco … the book -.

La campagna santangiolese – © Oreste Di Cristino

E pensare che io in questo paese ci sono nato e per me è talmente bello che… in un attimo mi ritrovo a domandarmi: ma è così bello per davvero? Non ne sono sicuro, ma magico e seducente lo è! Benvenuti a Sant’Angelo del Pesco! Veniteci a trovare! Vi aspettiamo! Qui da noi, il cornetto al cioccolato è sempre fresco di giornata e il servizio poi… impeccabile.

A Sant’Angelo del Pesco, al cafè « I Quattro Mori », il cornetto al cioccolato è sempre fresco di giornata e Bruno Pitzalis, il barista del paese, conosce tutte le tecniche per un buon caffè – © Oreste Di Cristino