Scorci dimenticati

SANT'ANGELO DEL PESCO, MOLISE. Piazza Novembre '43 – vivisantangelo / Oreste Di Cristino

In un pomeriggio, un po’ nuvoloso, rimango affascinato da uno scorcio mai visto prima. Passo di qui molto spesso ma non avevo mai sollevato lo sguardo abbastanza in alto. Il suo maestoso profilo sembrava volesse toccare il cielo, invitandomi ad ammirarne la sua bellezza senza tempo. Il campanile, fiero e maestoso, segnava le “due e sedici del pomeriggio“.

Ma poi, mentre il mio sguardo si sposta leggermente verso il basso, è l’insegna “Piazza Novembre ’43“ a catturare la mia attenzione. Porta con sé il peso della storia e sussurra storie di resilienza e unità. Ricordi incisi nel tempo.

La magia dei piccoli momenti nel luogo in cui sono nato. I vicoli lastricati, le case segnate dal tempo e le viuzze strette custodiscono ricordi preziosi di quando l’aria era pervasa da volti sorridenti, voci allegre e gioiose risate, ma soprattutto dall’abbraccio caloroso dell’amicizia. Scenari che hanno formato la trama della mia storia di vita e dei miei numerosi racconti.

SANT’ANGELO DEL PESCO, MOLISE. Via della Repubblica – vivisantangelo / Oreste Di Cristino

In questo paesello, il tempo segue il suo ritmo tranquillo. La vita si svolge con calma, permettendo di assaporare e condividere momenti unici come questo. Il maestoso profilo e la scritta nostalgica diventano simboli dell’essenza autentica di questo luogo: una fusione di bellezza, storia e un profondo senso di appartenenza. Il campanile, l’insegna e i pensieri che si affollano nella mia mente sono molto più di semplici visioni; racchiudono il passato, il presente e le innumerevoli storie che si sono intrecciate negli anni.

E mentre abbraccio il mio paesello, il tempo si ferma di nuovo e trovo ispirazione per il mio racconto. Qui, i momenti magici e seducenti si rivelano, intrecciando le vite di tanti di noi. Il campanile maestoso e l’insegna modesta occupano un posto speciale nel mio cuore, simboli di una connessione profonda con questa terra. E mentre il giorno si avvia verso sera, getto un ultimo sguardo al campanile e all’insegna che mi ricordano di alzare sempre lo sguardo e di apprezzare quei dettagli, apparentemente insignificanti, ma pieni di significato che spesso passano inosservati, ma pronti ad essere scoperti sollevando, di poco, lo sguardo verso l’alto.